Una dichiarazione congiunta della premier Giorgia Meloni e del presidente Recep Tayyip Erdogan, un’altra tra i ministeri degli Esteri di Italia e Turchia “sul rafforzamento delle relazioni economiche bilaterali”, e nove memorandum di intesa fra i due governi sono stati annunciati al termine del vertice intergovernativo che si è tenuto a Villa Pamphilj.
Ma soprattutto il piatto forte, l’asse cruciale tra i due paesi, è quello tra le industrie della Difesa. Ovvero il protocollo di intesa tra Leonardo e Baykar Technologies.
Già lo scorso 5 marzo Leonardo e la turca Baykar (guidata dal genero di Erdogan, Selcuk Bayraktar, che ha acquisito Piaggio-Aerospace), si erano accordati per una collaborazione nello sviluppo dei velivoli senza pilota. Droni da sorveglianza e da attacco sia a terra che in volo, velivoli da guerra potranno essere progettati, sviluppati e prodotti dalla joint-venture tra le due aziende che puntano a conquistare il mercato europeo.
Piatto forte tra Turchia e Italia è l’industria della Difesa
“Se prendiamo in esame specificamente l’Italia, nonostante tutte le sfide globali il nostro commercio bilaterale è in costante aumento dallo scoppio del Covid: il nostro volume di scambi che nel 2020 era di 17,3 miliardi di dollari è quasi raddoppiato nel 2024, superando i 32 miliardi di dollari”, e “così come le aziende turche vedono l’Italia come una porta d’accesso al mercato europeo, noi vorremmo che le aziende italiane potessero considerare la Turchia anche come porta di accesso all’Asia, al Medio Oriente e all’Africa”, ha affermato il presidente turco.
Il nuovo obiettivo è portare il volume degli scambi a 40 miliardi di dollari. Due i settori cruciali: energia e difesa.
“E riteniamo che sarà nel nostro interesse – conclude Erdogan – intensificare i nostri sforzi congiunti soprattutto per ottenere la nostra quota della prevista espansione nel settore della sicurezza e della difesa in Europa”.
Tra i temi sul tavolo Ucraina, Medioriente, migranti. Con Meloni “abbiamo sottolineato il nostro sostegno all’integrità territoriale, alla sovranità dell’Ucraina, in quanto attore effettivo anche della sicurezza del Mar Nero. La Turchia contribuirà a fare ogni sforzo possibile per una soluzione, anche a Gaza”, ha detto Erdogan.
“La cooperazione in ambito migratorio sta funzionando molto bene, ha portato in questi anni al sostanziale azzeramento delle partenze di immigrati irregolari dalle coste turche. Per questo ringrazio il presidente Erdogan e i suoi ministri”, ha detto Meloni.