Carcere duro per Messina Denaro

Le condizioni di salute di Messina Denaro sono compatibili con la detenzione. "È stato proposto il 41 bis fin da subito".

Carcere duro per Messina Denaro

Matteo Messina Denaro, il boss latitante da trent’anni e da oggi nelle mani dello Stato, dopo il suo arresto avvenuto questa mattina in una clinica di Palermo, andrà al 41 bis, il regime carcerario più duro riservato ai mafiosi. La conferma arriva dalla Procura di Palermo.

Le condizioni di salute di Messina Denaro sono compatibili con la detenzione

“Al momento – ha detto il procuratore aggiunto di Palermo, Paolo Guido – le condizioni sono compatibili con la detenzione in carcere. Ancora, in questo momento, non possiamo rispondere su quale sara’ la struttura penitenziaria a cui sarà destinato Matteo Messina Denaro”.

“Ci è apparso in buona salute e di buon aspetto non ci pare che le sue condizioni siano incompatibili con il carcere” ha aggiunto il magistrato che ha coordinato le indagini che hanno portato alla cattura di Messina Denaro.

“Era di buon aspetto, ben vestito, indossava capi di lusso ciò ci induce a dire che le sue condizioni economiche erano buone”, ha detto ancora Guido aggiungendo che “ovviamente sarà curato come ogni cittadino ha diritto essere curato”.

Il procuratore di Palermo: “È stato proposto il 41 bis fin da subito”

“È stato proposto il regime speciale 41 bis fin da subito, non possiamo rivelare la casa circondariale” ha poi affermato il procuratore capo di Palermo, Maurizio De Lucia.

Messina Denaro, subito dopo il suo arrestato, è stato trasferito prima nella caserma San Lorenzo e subito dopo in un carcere di massima sicurezza, lontano dalla Sicilia, come in passato era stato già fatto in occasione degli arresti di altri due super latitanti, Totò Riina e Bernardo Provenzano.

 

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