Caso Cospito, Delmastro sentito dai pm

Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, è stato sentito dai pm della Procura di Roma che indagano sul caso Cospito.

Caso Cospito, Delmastro sentito dai pm

È durato circa due ore l’interrogatorio davanti ai pm della Procura Roma per il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, indagato nell’ambito dell’inchiesta relativa all’intervento alla Camera del vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli sulla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito.

Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, è stato sentito dai pm della Procura di Roma che indagano sul caso Cospito

Il sottosegretario, lasciando piazzale Clodio, non ha voluto rispondere ai cronisti limitandosi a dire “buon lavoro”. Secondo quanto si è appreso, Delmastro, nel corso dell’interrogatorio, avrebbe sostenuto di non aver fatto nessuna rivelazione segreta a Donzelli e la relazione del Dap, sui dialoghi tra Cospito e altri detenuti al 41 bis a Sassari, non è era un atto secretato.

L’inchiesta, aperta nei giorni scorsi dalla Procura di Roma in seguito a un esposto del parlamentare Angelo Bonelli, vede indagato Delmastro per rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio.

In base sempre a quanto si apprende, il sottosegretario Delmastro, difeso dall’avvocato Giuseppe Valentino, ha risposto a tutte le domande del procuratore Francesco Lo Voi al quale ha annunciato che a breve depositerà anche una memoria.

Letta: “Le dimissioni sono l’unica via d’uscita a prescindere dalle decisioni dei magistrati”

“Abbiamo da subito chiesto le dimissioni di Delmastro e Donzelli per la gravità politica e istituzionale del loro comportamento. Le parole di Nordio in Aula hanno aggravato la loro situazione. Le dimissioni sono l’unica via d’uscita a prescindere dalle decisioni dei magistrati” ha scritto su Twitter il segretario uscente del Pd, Enrico Letta.

Sisto chiude il caso Donzelli, la Procura di Roma ancora no

Da un lato la Procura di Roma che indaga sulla possibile rivelazione di segreto d’ufficio sul caso Cospito e il Giurì d’onore della Camera che analizzerà la vicenda la prossima settimana, dall’altro il ministro Carlo Nordio e la maggioranza secondo cui il caso Donzelli-Delmastro è ormai chiuso.

Dopo che il guardasigilli ha spiegato mercoledì che “i documenti su Cospito” usati da Giovanni Donzelli per un intervento in aula contro il Partito democratico “non erano atti classificati”, ieri a ribadire la linea delle destre è stato il viceministro forzista alla Giustizia, Paolo Sisto, che ai microfoni di Radio anch’io su Rai Radio1 ha detto chiaro e tondo che sullo spinoso caso “il ministro Nordio ha sempre avuto questa posizione. È una posizione che prende le mosse dalla declassificazione degli atti e quindi sulla loro comunicabilità”. Proprio per questo l’azzurro ha precisato che “per il ministero questa partita è chiusa”.

Parole che non sono rimaste senza risposta perché a stretto giro il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Marco Grimaldi, è intervenuto sull’argomento in modo netto. “Da oggi lo chiameremo il liquidatore. Il sottosegretario Sisto ha stabilito infatti che il caso Donzelli-Delmastro è chiuso: gli ricordo che esiste una indagine della Procura di Roma e che per l’opposizione non si chiude un caso che ha visto due esponenti politici titolari di incarichi istituzionali spifferare notizie riservate”.

Secondo il parlamentare “questo è un vulnus che resta. A breve sarà inoltre calendarizzata la mozione di censura per il sottosegretario Delmastro”. Insomma malgrado la maggioranza faccia quadrato a difesa dei due sottosegretari, è evidente come il caso non sia ancora del tutto chiuso. Del resto anche per il deputato M5S, Federico Cafiero De Raho, la situazione sarebbe tutt’altro che definita perché “l’atto divulgato da Donzelli è un’informativa di reato assoggettata al pieno segreto”.

Il Giurì d’onore della Camera inizierà i lavori la prossima settimana

Considerazioni che non potranno essere ignorate dalla Procura come anche dal Giurì d’onore che inizierà i lavori la prossima settimana. Commissione, questa, che è presieduta da Sergio Costa e composta da Fabrizio Cecchetti, Annarita Patriarca, Roberto Giachetti e Alessandro Colucci.