Caso Cucchi, la sorella Ilaria attacca il comandante generale dei Carabinieri Nistri: “Vuole colpire tutti coloro che hanno parlato”

'Non voglio odio ma solo verità e giustizia. Ho chiesto aiuto alla ministra Trenta per difenderci da attacchi sui social"

“Dal generale Nistri mi sarei aspettata non dico delle scuse, perché avrebbe potuto essere per lui troppo imbarazzante, ma certo non 45 minuti di sproloquio contro Casamassima, Rosati e Tedesco, come a dire, ho pensato, che gli unici tre pubblici ufficiali che hanno deciso di rompere il muro di omertà nel mio processo non sono degni di continuare ad indossare la divisa che io amo e rispetto”. E’ quanto ha detto Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, parlando nella sede della stampa estera del colloquio che ha avuto ieri con il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, il generale Giovanni Nistri, e con il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.

“In un processo dove stanno emergendo gravissime responsabilità – ha aggiunto Ilaria Cucchi -, siamo sicuri che vi sia proprio adesso una insopprimibile esigenza di punire proprio coloro che hanno parlato? Questo processo io, Fabio e la mia famiglia lo abbiamo fortissimamente voluto e ora il generale vuole colpire tutti coloro che hanno parlato.  Danno peso ai post di Casamassima ma non ci difendono da quelli infamanti e violenti partoriti da pagine di Fb e troll in gran parte gestiti da appartenenti a polizia e carabinieri. Ho chiesto aiuto, per questi, alla ministra Trenta – ha detto ancora la sorella di Stefano Cucchi – che si è dimostrata molto sensibile. Non voglio odio ma solo verità e giustizia”.