Caso Regeni, Di Maio torna a chiedere la verità al governo egiziano: “E’ una ferita nazionale che va rimarginata al più presto. L’Italia non si arrenderà”

“Ho mandato una lettera al ministro degli Esteri egiziano Shoukry ribadendo che serve un efficace segnale di svolta sul caso di Giulio Regeni. Bisogna far luce definitivamente sulla morte di Giulio perché il tempo dell’attesa è finito”. E’ quanto scrive Il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, su Facebook aggiungendo che “le ombre sulla morte di Giulio rappresentano per tutti noi una ferita ancora aperta, che va rimarginata al più presto. Comprendo il dolore della famiglia, hanno tutto il diritto di chiedere con forza delle risposte ed è inaccettabile che ad oggi queste risposte ancora non siano arrivate”.

Nella lettera, il cui contenuto è stato reso noto da Repubblica e La Stampa, Di Maio ribadisce che “l’Italia non ha mai smesso di chiedere all’Egitto, a tutti i livelli, che i responsabili della morte di Giulio Regeni siano assicurati alla giustizia: i rapporti bilaterali tra i nostri Paesi non possono prescinderne”. Il ministro degli Esteri si dice convinto che l’incontro del primo luglio, tra i magistrati della Procura di Roma e quella del Cairo, possa aprire “uno spazio importante per una iniziativa politica del governo che sia forte e autorevole”. L’obiettivo, prosegue Di Maio nella lettera, è che dalle autorità egiziane arrivi “un segnale forte su Giulio”, perché si tratta di “una ferita nazionale che va rimarginata al più presto”.

“La mancanza di risposte da parte delle autorità giudiziarie egiziane – aggiunge il ministro degli Esteri nella lettera inviata a Shoukry – alle richieste della Procura italiana rappresenta un grave impedimento al raggiungimento della verità sulla morte di Regeni”. E avverte: “l’Italia non si arrenderà”.