Centrali nucleari senza autorizzazioni e con segreto militare: la destra tenta il blitz di nascosto

Blitz della maggioranza alla Camera per costruire centrali nucleari senza autorizzazioni e vincoli, ma il tentativo è (per ora) fallito.

Centrali nucleari senza autorizzazioni e con segreto militare: la destra tenta il blitz di nascosto

Un blitz notturno, partito alle 10 di sera. Con la speranza che nessuno se ne accorgesse. La maggioranza tenta di nascondere un emendamento al decreto Sud da votare in commissione Bilancio. Una modifica che punta ad autorizzare la realizzazione di impianti energetici, persino centrali nucleari, senza alcun vincolo né autorizzazione. 

La maggioranza viene costretta alla retromarcia dalle opposizioni. Un emendamento dei relatori – Ylenja Lucarelli (Fdi), Mauro D’Attis (Fi) e Francesco Saverio Romano (Noi Moderati) – prevedeva l’aggiunta della dicitura “e impianti energetici”. Una dicitura ambigua che nascondeva proprio la possibilità di autorizzare la costruzione di centrali nucleari senza discussione e con tanto di segreto militare. 

La maggioranza tenta il blitz sulle centrali nucleari 

Come racconta la Repubblica, questo può voler dire rigassificatori, certo, ma anche “impianti nucleari”, come sottolinea il deputato del Pd Claudio Stefanazzi. Il riferimento è inserito in merito all’articolo 233 del Codice militare, che consente al ministero della Difesa di realizzare opere senza autorizzazioni o vincoli, in caso di urgenza. 

Il decreto Sud ha già esteso questa teorica eccezione (che diventa, ormai, ordinaria) a opere di protezione ambientale o ai centri di permanenza per i rimpatri, in tema di migranti. Opere che si potranno realizzare senza autorizzazioni, come previsto dal decreto. L’aggiunta, però, stavolta avrebbe riguardato le centrali nucleari, tanto care a Salvini e alla Lega. Senza vincoli, autorizzazioni e discussioni e con tanto di segreto miliare.  

La protesta delle opposizioni – Pd, M5s e Avs – blocca i lavori. Nessuna spiegazione dal governo. Si riprende dopo più di mezz’ora di pausa e la maggioranza corre ai ripari per non veder bloccato tutto il provvedimento, con le opposizioni sulle barricate. Il blitz viene bloccato, ma le destre – viene da scommetterci – ci riproveranno in altri decreti.