Cicciolina piange miseria e rivuole la pensione. All’ex pornostar il vitalizio è stato tagliato da tremila a mille euro al mese

La pornostar Ilona Staller, in arte Cicciolina, si sente discriminata. “Noi deputati non siamo pecore nere. Non siamo angeli neri. Non siamo diavoli. Cosa facciamo: ai senatori diamo i vitalizi e a noi calci in c…?”. L’ex onorevole Radicale, eletta nella X legislatura nel 1985 e in carica fino al 1992 quando traslocò nel Partito dell’amore, proprio non riesce a farsene una ragione. E ieri, di passaggio alla buvette di Montecitorio, ha dato sfogo a tutta la sua frustrazione. La Staller ha letto le notizie arrivate nelle ultime settimane dal Senato, della decisione già scritta della Commissione contenziosa di Palazzo Madama, che il 20 febbraio potrebbe ripristinare i super vitalizi per gli ex senatori cancellando la delibera che ne ha disposto il ricalcolo contributivo.

Un rischio contro il quale i Cinque Stelle scenderanno in piazza sabato prossimo a Roma. “Sono incazzata nera”, tuona l’ex pornodiva ungherese che, invece, il vitalizio lo percepisce dalla Camera, dove, è questo il motivo della sua agitazione, la Staller già prevede che il taglio che ha decurtato la sua pensione parlamentare da oltre tremila a mille euro al mese, sarà alla fine confermato. “Nel frattempo potevo anche morire di fame se non mi davo da fare”, come tocca un po’ a tutti i cittadini comuni che il vitalizio non lo prendono neppure decurtato. “Ma con un governo così mi sa che me ne vado dall’Italia”. Chissà se mancherà a qualcuno! Ce l’ha con Luigi Di Maio. “Da dove tirate fuori i soldi per gli ex senatori (in realtà sono accantonati nel bilancio di Palazzo Madama, ma fa niente, ndr)? A noi ex deputati non ci dovete dare calci in bocca…”. Ma non è tutto.

“Ha studiato giurisprudenza Di Maio? Io so che faceva il bibitaro…”, lo accusa, come se fosse una colpa. Certo, tra una scena hard e l’altra, neppure lei risulta abbia preso un master in diritto. “In ogni caso non me ne può fregare di meno di quello che fa. Ho letto che si è dimesso e va bene così”. Poi la giureconsulta magiara dà lezioni di economia. “L’Italia deve cambiare rotta perché prevedo un anno molto difficile e il prossimo sarà ancora peggio. Mi chiedo: da dove li prendono i soldi per pagare i senatori? E poi sento dire che vogliono ridurre molto il reddito di cittadinanza. Ah… Se io fossi stata in campagna elettorale con Di Maio e avessi avuto la possibilità di elargire il reddito di cittadinanza, a quest’ora sarei ‘straministro’, starei a Strasburgo…”.

La Staller nota “molta povertà in Italia, molta gente speranzosa di avere il reddito di cittadinanza”, gente “che rovista nell’immondizia sotto casa e mi si stringe il cuore. Ma se ora lo riducono come la mettiamo? Io non voglio che sia eliminato, come qualcuno ha detto. Mi chiedo solo da dove tireranno fuori i soldi. Eppure al governo c’è gente che prende centinaia di migliaia di euro. Cari Di Maio e Salvini, incominciate a dimezzare i vostri c… di stipendi”. In realtà i Cinque Stelle, Di Maio in testa, gli stipendi se li sono già tagliati da un pezzo. La pornodiva farà ricorso contro la delibera del Consiglio di presidenza di Montecitorio per pretendere parità di trattamento con gli ex senatori.

“Sono un personaggio scomodo, per questo non mi vogliono in Rai. Me lo ha detto anche Amadeus, un giorno che stavo andando da Costanzo. Allora io mi chiedo: va bene la Staller per pagare le tasse in Italia, però non va bene per darle il vitalizio?”. E dove altro vorrebbe pagarle le tasse se il vitalizio lo percepisce in Italia? “Eppure io ho preso i miei ventimila voti. Ero seconda a Marco Pannella e mi stanno trattando a pesci in faccia…”. Non c’è che dire, Proprio uno schiaffo alla povertà.