Cinema a picco pure con Rutelli. Il presidente Anica non riesce nel miracolo: presenze in sala e incassi crollano di oltre il 40%. Si salvano solo L’ora Legale e Mister Felicità

Cinema a picco senza Zalone. Presenze in sala e incassi crollano di oltre il 40%: si salvano soltanto L’ora Legale e Mister Felicità

Nero, nerissimo, è stato il 2017 del cinema italiano. Sale vuote e incassi a picco con un calo che superato abbondantemente il 40%. Analizzando nel dettaglio i dati emergono incassi per 103,1 milioni di euro con un -46,35% rispetto al 2016 e un numero di presenze di 16,8 milioni per un -44,21% di biglietti venduti. I dati sono stati presentati dalle associazioni Anec (Assocazione nazionale esercenti cinema) e Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive multimediali). Quest’ultima è proprio l’associazione che è presieduta da Francesco Rutelli dall’ottobre 2016. Non certo un grande esordio per l’ex sindaco di Roma che deve fare i conti con un cinema italiano che cade a pezzi.

Una debacle comunque la si guardi quella del 2017 su cui pesa il super successo ottenuto da Checco Zalone nell’anno precedente con Quo Vado che, da solo, aveva garantito il 34% degli incassi totali ottenuti dal cinema made in Italy. Molto bene, nel 2016, era andato anche Perfetti Sconosciuti. A salvarsi nel corso del complicatissimo 2017, invece, soltanto L’ora legale del duo comico Ficarra e Picone e Mister Felicità di Alessandro Siani. Basterebbe questo a far capire che il genere preferito dagli italiani resta quello della commedia. Perché al cinema si va anche per farsi quattro risate senza prendersi troppo seriamente. Nel 2017, probabilmente, gli italiani non saranno stati così capaci di farci ridere. Si tratta del dato peggiore degli ultimi quattro anni. Nell’anno appena concluso per la prima volta rispetto alla serie storica presa in considerazione, nessuna produzione nazionale ha superato i 10 milioni di euro di incassi. Chissà se produttori,  distributori ed esercenti cinematografici sono pentiti di aver chiesto al ministero dei Beni Culturali di sospendere l’iniziativa del cinema a 2 euro previsto nel secondo mercoledì del mese. L’iniziativa, inaugurata a settembre 2016 e chiusa a maggio 2017, ha portato in sala oltre 7 milioni di spettatori.

Meno drammatico lo stato dell’arte se prendiamo in considerazione anche le pellicole straniere. Il dato complessivo, infatti, fa registrare un meno pesante, ma comunque non entusiasmante, -11,63% degli incassi e una diminuzione delle presenze del 12,38%. Tra gli stranieri hanno dominato la scena le produzioni americane (hanno incassato 19.2 milioni di euro in più rispetto al 2016 per un numero di biglietti venduti superiore di 1,9 milioni di unità), seguite da quelle inglesi e francesi. Come quasi sempre accade i mesi più prolifici per le casse cinematografiche sono gennaio e dicembre, periodo in cui vengono lanciate le pellicole con maggiori aspettative sul mercato. Giugno, luglio ed agosto sono, inevitabilmente, i mesi che hanno pesato pochissimo nel bilancio degli incassi e delle presenze. D’altronde col caldo torrido dell’estate difficile convincere anche i più appassionati a trascorrere qualche ora nelle sale. Al box office annuale il film (tenendo conto anche degli stranieri) che ha registrato il primo incasso del 2017 è stato La bella e la bestia: 20,5 milioni di euro incassati. Nei primi dieci posti rientrano anche Cattivissimo Me, 50 sfumature, Fast & Furious, Star Wars Pirati dei caraibi. Tra i dieci film più visti anche due pellicole vietate ai minori quali Cinquanta sfumature di nero e It.