I Cinque Stelle disinnescano il nucleare di Salvini. Il leader del Carroccio insiste sul ritorno alle centrali per ridurre le bollette. No del Movimento

Il leader del Carroccio insiste sul ritorno al nucleare per ridurre le bollette. No del Movimento cinque stelle.

I Cinque Stelle disinnescano il nucleare di Salvini. Il leader del Carroccio insiste sul ritorno alle centrali per ridurre le bollette. No del Movimento

L’equazione di Matteo Salvini è sempre la stessa: nucleare uguale bolletta energetica più leggera. Così ieri il leader della Lega è tornato di nuovo alla carica sul tema delle centrali (leggi l’articolo).

“Bene che non siamo più isolati a chiedere provvedimenti urgenti per il caro energia: è necessario intervenire con un corposo scostamento di bilancio nelle prossime settimane per aiutare famiglie e imprese. E ci auguriamo che l’Europa non torni indietro su gas e nucleare di ultima generazione come fonti green e finanziabili”. La replica, secca, è arrivata dal Movimento Cinque Stelle.

Il nucleare “non è una fonte green perché non è rinnovabile, è pericoloso per l’ambiente, la salute e la sicurezza delle persone. Le tecnologie attualmente disponibili non sono affatto ‘pulite’ né sicure e costano tanto, senza ingenti finanziamenti pubblici non sono competitive”. Parola dei deputati M5S delle commissioni Ambiente e Attività produttive.

“Gli italiani ne sono consapevoli al punto da aver detto due volte No alle centrali atomiche per via referendaria. Ecco perché chiediamo al governo di esprimere la contrarietà del nostro Paese a inserirlo tra le fonti meritevoli di finanziamenti: usiamo quelle risorse per accelerare al massimo la rivoluzione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. Solo così azzereremo le emissioni nette al 2050 e inizieremo in breve tempo a liberarci dalla dipendenza dalle energie fossili, riducendo le nostre bollette”.

“Facendo sintesi serve un tavolo istituzionale tecnico e politico convocato al Ministero dello Sviluppo Economico nei prossimi giorni per affrontare tema energia perché il tema black out è di assoluta priorità, se l’inverno sarà freddo rischiamo di esaurire scorte e spegnere la luce nelle case e nelle scuole” ha ribadito anche oggi Salvini.

“Come intervenire? A breve aumentando al massimo l’estrazione di gas in tutta Italia senza no ideologici. In prospettiva – ha detto ancora il leader leghista -, il paese più green è la Francia grazie al nucleare, il meno green è la Germania dove vanno a carbone. Altrettanto green sono Svezia e Finlandia con energia nucleare. Chi vuole tutelare l’ambiente, l’energia e contenere il costo delle bollette ha una via unica nel medio e lungo termine: nucleare pulito di ultima generazione che non produce scorie”.

“In Romania sono in costruzione 4 centrali. Qualcuno avvisi Letta e i nostalgici che il mondo evolve. Il tavolo sarà fondamentale – ha concluso Salvini -, quindi entro gennaio di quest’anno, preferibilmente prima delle elezioni del presidente della Repubblica, un intervento sostanziale e sostanzioso a sostegno soprattutto del mondo produttivo”.

Dall’archivio: Salvini inganna i cittadini per interessi elettorali. D’Uva: “Il nucleare non è la risposta adatta per contenere il caro bollette”.