Cinque Stelle, Partito Democratico e Leu, dopo le dimissioni del premier Giuseppe Conte (leggi l’articolo) presentate oggi al presidente Mattarella, sono al lavoro per allargare la maggioranza e garantire numeri sicuri al Senato e, dunque, la nascita del Conte Ter derenzizzato. Le consultazioni al Quirinale inizieranno domani pomeriggio, ma la ricerca dei “responsabili” è in corso da giorni.
Il nuovo gruppo, che entrerebbe ufficialmente nella maggioranza giallorossa, dovrebbe costituirsi sotto il simbolo del Maie (leggi l’articolo), che al suo attivo ha già 5 senatori ai quali si aggiungerebbero anche i centristi democratici di Bruno Tabacci. Nuove forze che consentirebbero di ottenere i 161 Sì necessari alla maggioranza per stare in piedi rendendo non più determinanti i 18 senatori di Italia viva
Nessun dubbio su chi dovrà guidare la nuova maggioranza, ancora e solo Conte. Per la vicepresidente del Partito Democratico, Debora Serracchiani, la sua presenza è imprescindibile: “Abbiamo ripetuto che c’è un punto imprescindibile, di sintesi, rappresentato da Conte e da questa maggioranza che compattamente ritiene che bisogna ripartire da qui e cercare di allargare a rafforzare il governo. Il PD è unito attorno ai nostri vertici e al segretario nazionale, c’è bisogno di un punto fermo, continueremo a farlo anche in questo percorso strettissimo e molto complicato”.
I pentastellati, intanto, continuano a sbarrare la porta al ritorno di Matteo Renzi in maggioranza. “Siamo e restiamo al fianco di Giuseppe Conte. Riteniamo – ha detto il capo politico M5S Vito Crimi – che sia l’unica persona che in questa fase storica possa rappresentare la sintesi e il collante di questa maggioranza. Maggioranza che deve essere consolidata e rinforzata”.