Colera, crescono i casi nel mondo: +35% a maggio. Oltre 2.700 le vittime dall’inizio dell’anno

Colera, crescono i casi nel mondo: +35% a maggio. Sono già più di 2.700 le vittime accertate dall'inizio dell'anno

Colera, crescono i casi nel mondo: +35% a maggio. Oltre 2.700 le vittime dall’inizio dell’anno

Nel mondo si registra un preoccupante aumento dei casi di colera. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che nel suo ultimo bollettino segnala un’impennata del 35% dei contagi nel solo mese di maggio: 52.589 nuovi casi, contro i 38.122 di aprile. Dall’inizio del 2025, i casi totali notificati sono già 211.678, con 2.754 decessi.

L’Oms ha classificato il rischio legato all’epidemia come “molto alto”, sottolineando come, sebbene siano attualmente 26 i Paesi colpiti, più di un miliardo di persone vivono in aree a rischio. A preoccupare l’organizzazione è il rischio crescente di trasmissione transfrontaliera, favorito da confini permeabili, sistemi di sorveglianza sanitaria inadeguati e bassa consapevolezza della popolazione.

I Paesi più duramente colpiti sono il Sudan del Sud, con oltre 51mila casi registrati, e l’Afghanistan, con 46mila. Seguono la Repubblica Democratica del Congo (27mila), l’Angola (22mila), lo Yemen (18mila) e il Sudan (16mila). Anche il bilancio delle vittime è particolarmente grave in Sudan del Sud, dove si contano 973 decessi, in Angola (685), nella Repubblica Democratica del Congo (576) e in Sudan (278).

Colera, crescono i casi nel mondo: +35% a maggio. Oltre 2.700 le vittime dall’inizio dell’anno

Il contesto in cui si sta sviluppando l’epidemia aggrava ulteriormente la situazione: guerre, instabilità politica e crisi umanitarie rendono difficile per molte popolazioni l’accesso a cure e misure di prevenzione. Inoltre, diversi Paesi hanno ormai esaurito le proprie capacità di risposta, schiacciati da epidemie simultanee e da altre emergenze sanitarie.

A tutto questo si somma il problema dei finanziamenti: “Il ritiro del supporto da parte dei principali donatori – sottolinea l’Oms – sta indebolendo la risposta in molti dei Paesi con i tassi di contagio più alti”. L’appello, dunque, è chiaro: servono investimenti stabili e duraturi, sia a livello nazionale che internazionale, per prevenire e gestire efficacemente le epidemie di colera nel presente e in futuro.