Concorso per docenti solo se si ferma la pandemia. Conte, la Azzolina e i capigruppo hanno ratificato gli esami di maturità in presenza dal 17 giugno

Assunzione dei professori precari, ripresa dell’anno scolastico 2020-2021 in sicurezza, esame di maturità in presenza, centri estivi, ristrutturazione degli istituti scolastici. Sono questi alcuni dei temi del Decreto Scuola in discussione in questi giorni, da approvare entro il 7 giugno. Ieri sera si è svolto a Palazzo Chigi il vertice sulla messa a punto dei dettagli, presenti fra gli altri il premier Giuseppe Conte, la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, e i capigruppo di maggioranza, mentre la prossima settimana dovrebbe passare in Aula sia al Senato che alla Camera.

Il nodo dei precari è uno dei più complessi da sciogliere: la ministra Azzolina ha confermato il concorso straordinario per i docenti della secondaria superiore, previsto per agosto, ma Pd e Leu chiedono al governo di stabilizzarli snellendo le procedure del concorso e privilegiando invece titoli, servizio e prova orale finale. La ministra pentastellata ha proposto una mediazione: una clausola di “emergenza” da far scattare nell’eventualità di un ritorno della pandemia che renda impossibile lo svolgimento della prova.

In quel caso, ci sarebbe l’assunzione a tempo determinato per i docenti e poi una prova scritta durante l’anno. Intanto si è deciso che gli esami di maturità si svolgeranno in presenza a partire dal 17 giugno con tutti i commissari interni e un presidente esterno. Il ministero sta inoltre lavorando insieme al comitato tecnico scientifico e alle regioni per mettere a punto il protocollo di sicurezza che garantirà il rientro a scuola a settembre.