Contagi e focolai in crescita. Ma per Salvini non se ne parla di imporre obblighi. Specie ai più giovani, che invece sono la categoria più a rischio

Per il leader della Lega Salvini non se ne parla di imporre obblighi, specie ai più giovani. “Va completata l’opera egregia del generale Figliuolo".

Contagi e focolai in crescita. Ma per Salvini non se ne parla di imporre obblighi. Specie ai più giovani, che invece sono la categoria più a rischio

“Va completata l’opera egregia del generale Figliuolo, ma non se ne parla di imporre obblighi, specie ai più giovani. Dall’inizio della pandemia, i morti tra i 10 e i 29 anni sono stati 85, vale a dire lo 0,1%”. È quanto ha detto a Repubblica, il leader della Lega Matteo Salvini a proposito della nuova ondata di contagi in corso in Italia.

“Mettiamo in sicurezza dai 60 in su, da 40 a 59 scelgano – ha aggiunto il Capitano -, per i giovani non serve. Per di più, se vogliamo il Green Pass per tutti, al momento finiremmo a ottobre, facendo saltare la stagione e le vacanze”.

Per Salvini “per andare a San Siro, con 50 mila, o a concerti da 40 mila il Green Pass ha senso, ma sui treni pendolari no, per mangiare la pizza no. Mettiamo in sicurezza genitori e nonni senza punire nipoti e figli. E presto cambieremo il criterio sui colori delle regioni”.

L’ultimo bollettino: 3.127 nuovi positivi. La regione con il maggior numero di casi è il Lazio

Intanto, tuttavia, crescono ancora i casi covid in Italia. Secondo i dati diffusi ieri dal Ministero della Salute i nuovi positivi sono 3.127 (+6 rispetto a sabato) a fronte di 165.269 tamponi effettuati che determina un tasso di positività comunque in calo all’1,89%. Diminuiscono i decessi che domenica erano 3 (-10 rispetto a ieri). I guariti sono 501 mentre gli attuali positivi salgono di 2.622 unità attestandosi a 46.113 totali. Diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva che ieri erano 156 (contro i 161 di sabato) con 3 nuovi ingressi, in crescita le degenze ordinarie. In isolamento domiciliare ci sono 44.821 persone. La regione con il maggior numero di casi è il Lazio (471), seguita da Sicilia (404), Veneto (379) e Lombardia (369).

Locatelli (Cts): “C’è una ripresa netta della circolazione virale nel Paese”

Dati che, secondo il coordinatore del Cts e presidente dell’Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli (leggi l’articolo), “indicano una ripresa netta della circolazione virale nel Paese”. “Come ha documentato la Cabina di regia – ha detto Locatelli e Repubblica -, l’età mediana dei contagiati è 28 anni, dato che dimostra come i contagi siano legati in buona parte alla popolazione giovane in ragione della maggior socializzazione del periodo estivo, un pò come è successo l’anno scorso”.

“Cominciano a osservare – ha aggiunto il coordinatore del Cts – da oggi (sabato, ndr) e probabilmente ne vedremo di più da domani (domenica, ndr). Del resto, è ben noto che l’incubazione del virus dura tra i 5 e i 7 giorni. Gli assembramenti e gli affollamenti hanno favorito la circolazione virale. Basta pensare anche ai focolai legati ai quarti e alle semifinali già individuati a Roma”.

“Credo che vadano fatte scelte per contrastare la ripresa della circolazione virale. Dare accesso a determinate attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificato verde, è una strategia inevitabile. Penso a concerti, grandi eventi, stadi, cinema, teatri, piscine palestre. In questi casi è fuori discussione la necessità del documento”.

“Premesso che la scelta spetta al decisore politico – ha concluso Locatelli – a titolo personale, dico che va considerato seriamente anche il Green Pass per mangiare al chiuso nei ristoranti. Peraltro, chi esita a tornare nei ristoranti credo che lo farebbe con più tranquillità sapendo che vi hanno accesso persone con il certificato”.

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