Conte attacca Letta & C. Così l’Agenda Draghi sta bloccando il Paese

Giuseppe Conte contro tutti gli altri partiti. Nessuno escluso e compreso Draghi. Oggi presenterà il programma del M5S.

Giuseppe Conte contro tutti gli altri partiti. Nessuno escluso e compreso Mario Draghi. Peccato, contrariamente a quel che si potrebbe pensare, che a raccontare balle non è l’uomo solo contro tutti, ma proprio questi ultimi. La questione, peraltro, non è neanche secondaria riguardando il decreto Aiuti-bis che dovrebbe aiutarci a superare la crisi energetica, e il Superbonus, misura fortemente voluta dal M5S e, come si sa, altrettanto fortemente osteggiata dal presidente del Consiglio.

Il leader M5S Giuseppe Conte contro tutti gli altri partiti. Nessuno escluso e compreso Mario Draghi

Tutto è nato con lo slittamento del decreto Aiuti bis al Senato che ha aperto l’ennesimo fronte di polemica, innanzitutto, tra il Pd e i 5 stelle. La conferenza dei capigruppo del Senato ha deciso che il provvedimento sarà esaminato martedì 13 settembre alle 12 con tutti gli emendamenti che sono oltre 400. Sempre che prima non si trovi un accordo. Dal governo, infatti, era arrivata la proposta di ritirare le richieste di modifica, ma per il M5s è necessario prima intervenire sulle modifiche al Superbonus. In serata, quindi, Enrico Letta ha attaccato frontalmente gli ex alleati dei 5 stelle.

“Al M5S non è bastato far cadere il governo Draghi. Ora 17 miliardi di aiuti che servono subito a famiglie e imprese sono bloccati. Tutto per piccoli calcoli elettorali. Tutto sulla pelle dei cittadini”, è il tweet del segretario del Pd. Al quale replica Giuseppe Conte. “Gli italiani non sono sciocchi, non bisogna prenderli prenderli giro. È una falsità vergognosa. Stiamo parlando di un decreto legge, che entra in vigore quando entra in gazzetta ufficiale, quindi è già operativo. Stiamo parlando della conversione in sede parlamentare, c’è tempo e verrà fatto in tempo martedì prossimo”, ha detto il presidente del M5s, ospite di Confcommercio.

Nulla di più vero. In effetti il decreto Aiuti bis è già operativo: come si sa, nel momento in cui il decreto viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento è già in essere e ci sono, poi, 60 giorni di tempo affinché il Parlamento lo converta in legge. A essere bloccato, per il momento, è il terzo decreto Aiuti, per il quale il Consiglio dei ministri ha approvato la relazione al Parlamento che aggiorna gli obiettivi programmatici di finanza pubblica sulla base di maggiori entrate pari a 6,2 miliardi di euro. Il governo presenterà la relazione alle Camere visto che per usare le risorse previste serve l’autorizzazione del Parlamento.

Resta, tuttavia, il problema: scartando tutti gli emendamenti, si rischiava di lasciare l’ambito dell’edilizia scoperto. “Non si capisce come le altre forze politiche rimangano insensibili a un problema che non è mio personale ma un problema di sistema: oggi stanno saltando almeno 30-40 mila aziende con oltre 49mila addetti perché è incagliata la cessione dei crediti, per tutti gli interventi fatti da questo governo tendenzialmente contrario al superbonus”, ha detto l’ex premier. Secondo il leader del M5s “lo Stato ha l’obbligo politico, morale, pratico di dare una risposta e oggi le forze politiche che si mascherano dietro questa falsità adoperano un comportamento vergognoso. C’è un emendamento che stiamo presentando, lo possono votare martedì se hanno a cuore il destino, non mio ma di tutte le aziende nella filiera delle costruzioni”.

Si arriva dunque molto carichi in casa Cinque stelle all’appuntamento di oggi a Roma: Conte presenterà ufficialmente il programma politico pentastellato e i “big” in campo. Un altro tassello per la “remuntada” del M5S. Non sarà presente Beppe Grillo, forse neanche con un video. Ma ha già lanciato il suo endorsement con un hashtag più che chiaro: #CuoreECoraggio.

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