Conte non fonderà un partito. “Nessun interesse personale. Sarebbe folle dedicare energie a questi pensieri”. E sulle zone rosse di Alzano e Nembro: “Rifarei tutto. Ho agito in scienza e coscienza”

“Sono qui non interessi personali o per coltivare un mio partito, o per favorire amici e conoscenti. Sarebbe folle da parte mia dedicare anche solo un minimo di energie a questi pensieri”. E’ quanto afferma il premier Giuseppe Conte alla vigilia degli Stati generali e in vista dell’incontro con i pm di Bergamo, previsto oggi, in merito all’inchiesta sulla mancata adozione delle zone rosse in Lombardia. “Ho agito in scienza e coscienza” ha aggiunto il presidente del Consiglio.

“Lavoriamo ad una rete nazionale unica in fibra ottica – ha annunciato Conte al Corriere della Sera -: , a promuovere in modo forte i pagamenti digitali e varare un piano cashless, vareremo una nuova versione di Impresa 4.0, si chiamerà Impresa 4.0 plus e avrà incentivi consistenti per una spinta ulteriore alla digitalizzazione delle imprese, per quelle che investono in robotica e adottano anche l’intelligenza artificiale, introdurremmo un decreto di semplificazione per gli appalti che porterà l’autorizzazione ambientale dai 5 anni attuali alle 5 settimane. Porteremo l’Alta Velocità al Sud, oltre a collegare Roma con Genova, Pescara ed Ancona”.

A Repubblica, Conte ha detto di non temere di “finire indagato dopo il colloquio di oggi con i pm, su Alzano lombardo e Nembro, rifarei tutto”. E con la Stampa ha puntualizzato che gli Stati generali “non saranno una sfilata o una passerella”. E ancora al Messaggero che il Paese non ha tempo per cambiare il codice degli appalti, “abbiamo il tempo per far approvare alcune norme chiave che ci consentano di far partire alcune opere entro l’estate. Si tratta di muoversi con norme per intervenire sulle gare su base temporanea in corrispondenza di questa emergenza. Poi affronteremo una riforma in maniera organica”.

“Ha rifiutato l’invito che ho rivolto – ha aggiunto Conte parlando dell’opposizione -. Voglio precisare che era un invito di riguardo. Non li ho invitati come una qualsiasi associazione di categoria o sindacale. Avrei dedicato loro un intero pomeriggio e prima dell’inizio dei lavori. Non li avevo inseriti nel programma di incontri, ma mi e’ stato detto che la sede non va bene, anche se e’ una sede istituzionale e di alta rappresentanza. Confido di poter recuperare con loro, magari all’esito degli incontri”.