La Corea del Nord di Kim Jong Un ha annunciato l’intenzione di rafforzare la propria capacità di deterrenza nucleare di fronte alla crescente presenza militare statunitense nella regione.
“La politica ostile degli Stati Uniti nei confronti della RPDC, unita alle loro azioni, ci impone di aumentare la deterrenza nucleare di cento volte […] Se gli Stati Uniti continuano a battere record nella dimostrazione di potenza militare, la RPDC farà lo stesso nell’esercizio della deterrenza strategica”, ha dichiarato l’agenzia KCNA, citando Kim Yo Jong, sorella del leader nordcoreano e vice capo dipartimento del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori della Corea.
Corea del Nord, Kim Jong un accusa Trump di creare tensione nel Pacifico e annuncia il rafforzamento dell’arsenale nucleare in chiave anti-statunitense
Il 2 marzo, la portaerei statunitense a propulsione nucleare USS Carl Vinson è arrivata nel porto sudcoreano di Pusan, nella prima visita di questo tipo da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. Considerando anche le visite dei sottomarini nucleari e i voli dei bombardieri a lungo raggio, Kim Yo Jong ritiene che la presenza di risorse strategiche statunitensi nella penisola coreana sia ormai permanente e costituisca un rischio esistenziale per il regime di Pyongyang.
Lo scorso settembre, il Servizio di Intelligence Nazionale della Corea del Sud (NIS) ha stimato che la Corea del Nord possiede circa 70 chilogrammi di plutonio e una notevole quantità di uranio altamente arricchito, sufficienti per produrre almeno un numero a due cifre di armi nucleari.
