Coronavirus, la strana tesi per regolarizzare i migranti. La sottosegretaria Zampa: con lo stop all’illegalità ci guadagna la salute

Regolarizzare i migranti non è necessario soltanto per mandare avanti le aziende agricole che hanno necessità della manodopera straniera e per sottrarre quei lavoratori ai caporali, come sostiene il ministro Teresa Bellanova, ma è fondamentale anche, al tempo del coronavirus, per tutelare la salute pubblica. Solo chi lavora regolarmente può essere controllato. A sostenerlo, davanti al Comitato Schengen alla Camera, è stata la sottosegretaria dem alla salute, Sandra Zampa (nella foto). Audita sui fenomeni migratori e l’emergenza sanitaria in atto, l’esponente del Pd ha specificato che è ovvio quando si parla di “invisibili” che non sia possibile gestire “ai fini della sicurezza sanitaria ciò che non vediamo”. La sottosegretaria ha quindi sottolineato che tante situazioni di degrado sviluppano in quelle situazioni in cui non si conoscono né le persone coinvolte né le loro condizioni. “La necessità – ha affermato – è quella di procedere alla regolarizzazione e quindi all’emersione di ciò che non è regolarmente presente, per fini anche di tutela della sicurezza e della sanità”. Proposte ovviamente osteggiate dalla Lega, con il presidente del Comitatto Schengen, Eugenio Zoffilli, che pur specificando di parlare a titolo personale, ha subito espresso la sua contrarietà alla regolarizzazione. I clandestini del resto sono un’arma formidabile per la propaganda sovranista e regolarizzarli equivale a bagnare le polveri. “è l’invisibilità che rende pericoloso il contagio”, ha però ribadito Sandra Zampa. E il 20 maggio è prevista pure l’audizione della Bellanova.