Cottarelli: la spending review

dalla Redazione

“Le cifre massime di risparmio sono di 7 mld su base annua se si fosse iniziato a gennaio”. Se partiamo a maggio “dai 7-8 mesi si arriva a 5 mld appunto da maggio in poi”. Lo ha detto il commissario alla spending review Carlo Cottarelli in audizione al Senato. “Prudenzialmente si può contare di sicuro su 3 mld poi c’è un margine di incertezza – ha aggiunto – tutto dipende dalle decisioni politiche e da quanto si vuole spingere su certe leve”. Questi numeri, ha proseguito, “sono aggiuntivi rispetto a legge stabilità. Nella legge di stabilità ci sono già le clausole di salvaguardia e queste andranno comprese nei 32 mld di risparmi” totali della spending review, ha aggiunto Cottarelli. Nello spiegare che le clausole di salvaguardia si riferiscono al 2015 e non 2014, Cottarelli ha chiarito che “nel quadro emerso dalla legge di stabilità e nella decisione di gennaio ci sono questi famosi 500 mln che sono stati trovati con tagli lineari e potrebbero essere evitati con una revisione della spesa”.

Quanto alle aree di intervento del suo piano, nel caso della polizia “non è solo una questione di beni e servizi – ha detto – con i soli beni e servizi non si arriva a quella cifra, ci sono problemi di allocazione nel territorio” ha spiegato. I risparmi quantificati, ha aggiunto, “sono risparmi che derivano dallo studio di Giarda sull’efficientamento. Si tratta di riconoscere che c’e’ un problema da studiare che va evitato per quanto possibile”. Il commissario si è poi soffermato sul fatto che “la Guardia di Finanza ha un reparto antisommossa: la Guardia di Finanza è una polizia finanziaria, perché ha un reparto antisommossa?” si è domandato.

C’è poi il fronte auto blu. “Le auto complessivamente censite dal Formez sono 50-55mila”, ha spiegato il commissario. Quelle classificate nel piano “sono vetture con autista per uso personale e assegnate agli uffici per il trasporto di persone. A fine gennaio erano 1.500 vetture per le amministrazioni centrali e 3.700 per quelle locali. Ovviamente questi numeri non comprendono le auto di scorta”, ha concluso.

Le critiche della Cisl
“Dalle notizie di stampa di queste ore – ha detto il segretario confederale della Cisl, Fulvio Giacomassi – ci sembra che il piano di revisione della spesa presentato dal commissario Cottarelli sia una riedizione dei passati tagli lineari per comparti, al fine di definire una spalmatura dei risparmi tra gli stessi, anziché, come da anni chiesto dalla Cisl, affrontare una seria e organica analisi dei fabbisogni e abbattimento dei costi, ottenendo un risultato di revisione strutturale della spesa. Ci aspettiamo – continua – che organicamente, settore per settore, si definiscano i meccanismi per intervenire sulla spesa improduttiva unendola a un ridisegno istituzionale delle articolazioni e funzioni di Stato, regioni ed enti locali, incluse le società partecipate e controllate ed ad un nuovo piano organico globale delle amministrazioni. Per questo, sono necessarie azioni propedeutiche, quali ad esempio uniche ed omogenee regole contabili tra le diverse amministrazioni, l`analisi dei fabbisogni per definire i costi standard, acquisti obbligatori di beni e servizi per tutte le amministrazioni attraverso convenzioni-quadro e agenzie regionali, re-internalizzazione delle competenze con tagli alle consulenze”.

“Infine ancora una volta, dopo 10 anni di sostanziale blocco delle assunzioni e 6 anni di stop alla contrattazione – conclude Giacomassi – i dipendenti pubblici vengono indicati come un costo e non come una risorsa da valorizzare e professionalizzare attraverso formazione, nuove forme organizzative e mix occupazionali da affrontare nelle sedi appropriate”.