Covid, in crescita incidenza e ricoveri in tutte le fasce d’età

Nell'ultima settimana +10,8% di reinfezioni. Il tasso di mortalità tra i non vaccinati contro il Covid e sette volte più alto.

Covid, in crescita incidenza e ricoveri in tutte le fasce d’età

Sale il tasso di incidenza e il tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce d’età. È quanto emerge dal report esteso settimanale dell’Iss sul Covid che integra il monitoraggio di venerdì scorso. Nella fascia 30-39 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni, pari a 1.843 per 100.000, mentre nella fascia di età 0-9 anni si registra il valore più basso, 1.012 casi per 100.000 abitanti.

Covid, l’età media dei casi è di 48 anni. In aumento le reinfezioni, +10,8% ultima settimana

L’età mediana alla diagnosi dei soggetti segnalati nelle ultime settimane è stabile e pari a 48 anni. Il dato nazionale dell’incidenza è di 1071 nel periodo 1/7/2022-7/7/2022 rispetto a 763 del periodo 24/06/2022- 30/06/2022.

Dal 24 agosto 2021 al 6 luglio 2022 sono stati segnalati 659.578 casi di reinfezione, pari a 4.6% del totale dei casi notificati e continua l’aumento della percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta del 10,8%, in crescita rispetto alla settimana precedente (9,6%).

L’analisi del rischio di reinfezione da Covid, a partire dal 6 dicembre 2021 (data di riferimento per l’inizio di Omicron), vede un aumento del rischio in chi ha avuto il Covid da oltre 210 giorni, nei non vaccinati o vaccinati da oltre 120 giorni, nelle donne, nei giovani e nel personale sanitario.

L’analisi del rischio di reinfezione a partire dal 6 dicembre 2021 (data considerata di riferimento per l’inizio della diffusione della variante Omicron) – sottolinea il report dell’Iss – evidenzia un aumento del rischio relativo aggiustato di reinfezione (valori significativamente maggiori di 1): nei soggetti con prima diagnosi di Covid-19 notificata da oltre 210 giorni rispetto a chi ha avuto la prima diagnosi di Covid-19 fra i 90 e i 210 giorni precedenti; Nei soggetti non vaccinati o vaccinati con almeno una dose da oltre 120 giorni rispetto ai vaccinati con almeno una dose entro i 120 giorni; nelle femmine rispetto ai maschi.

Il maggior rischio nei soggetti di sesso femminile può essere verosimilmente dovuto alla maggior presenza di donne in ambito scolastico (80%) – si legge ancora nel report dell’Iss – dove viene effettuata una intensa attività di screening e al fatto che le donne svolgono più spesso la funzione di caregiver in ambito familiare; nelle fasce di età più giovani (dai 12 ai 49 anni) rispetto alle persone con prima diagnosi in età compresa fra i 50-59 anni. Verosimilmente il maggior rischio di reinfezione nelle fasce di età più giovani è attribuibile a comportamenti ed esposizioni a maggior rischio, rispetto alle fasce d’età )60 anni; negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione.

Il tasso di mortalità negli over 12 non vaccinati e circa sette volte più alto rispetto ai vaccinati

Il tasso di mortalità negli over 12, nel periodo 13 maggio 2022-12 giugno 2022, per i non vaccinati (11 decessi per 100.000 abitanti) risulta circa sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni (2 decessi per 100.000 abitanti) e circa sette più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (2 decessi per 100.000 abitanti).