Cresce la protesta dei lavoratori di Air Italy. Assemblee e presidi in corso a Olbia e Malpensa. In 1.450 rischiano il licenziamento

I lavoratori di Air Italy, la compagnia messa in liquidazione dagli azionisti, sono da oggi in stato di agitazione dopo l’annuncio da parte dei liquidatori dell’avvio della proceduta di licenziamento collettivo. Assemblea e presidi, nei pressi dell’area dei check-in di Air Italy e Qatar Airways, sono stati organizzati negli aeroporti di Olbia e Malpensa. A rischio, come denunciato dai sindacati nei giorni scorsi, ci sono 1.450 dipendenti, di cui oltre mille a Malpensa, per i quali è scattata, per l’appunto, la procedura di licenziamento. Cgil Cisl e Uil chiedono ai soci di trovare una soluzione che consenta alla compagnia di poter proseguire l’attività. La ministra delle infrastrutture e trasporti, Paola De Micheli, nei giorni scorsi ha chiesto ai liquidatori di cambiare la procedura, perché appunto “la liquidazione danneggia pesantemente i lavoratori e la possibilità di garantire il trasporto aereo sulla Sardegna”. La ministra ha anche convocato per il 20 febbraio i sindacati, la regione Sardegna e la regione Lombardia; mentre sono ancora in fase di preparazione gli incontri con la proprietà.