Dramma Air Italy. 1.450 dipendenti a un passo dal licenziamento collettivo. I liquidatori della compagnia: “Adotteremo tutte le misure di sostegno possibili”

Licenziamento collettivo per tutti i 1.450 dipendenti Air Italy. E’ quanto hanno annunciato, questa mattina, i commissari liquidatori della compagnia, che alcuni giorni fa aveva annunciato la messa in liquidazione e lo stop delle attività, ai dirigenti riuniti in conference call a Olbia e Malpensa. Le lettere di licenziamento potrebbero partire già la prossima settimana. “Ancora non è arrivata alcuna lettera di licenziamento. Ma arriverà – ha detto all’Ansa il segretario della Filt Cgil regionale Arnaldo Boeddu – non appena i liquidatori definiranno il percorso con i dirigenti aziendali. Non c’è alcuna intenzione della proprietà di fare alcunché: occorre evitare che partano le prime lettere”.

“Stiamo lavorando – ha aggiunto il sindacalista – con il ministero dei Trasporti e dello Sviluppo economico per provare a cambiare la procedura ed evitare la liquidazione. Aspettiamo la convocazione dei due ministeri con cui andremo a parlare. Nel frattempo non bisogna arrendersi e fermarsi: vanno continuati presidi e assemblee, fino a quando non avremo risposte in questo senso. L’intera categoria e la stessa confederazione a tutti i livelli stanno chiedendo il blocco della procedura di liquidazione in bonis e la contestuale operatività della compagnia. Gli aerei e il personale di Air Italy, tutti devono tornare a poter svolgere il proprio lavoro e lasciare il tempo necessario alle parti in causa, dal governo nazionale alle istituzioni regionali alle organizzazioni sindacali, di evitare un vero e proprio dramma sotto l’aspetto occupazionale, sociale ed economico per tutto il Paese”.

“I liquidatori hanno illustrato ai dipendenti la possibile evoluzione della procedura di liquidazione, confermando l’intenzione di adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibili a norma di legge con la procedura di liquidazione stessa” ha fatto sapere Air Italy con una nota ufficiale. aggiungendo che “verranno prese in considerazione tutte le possibilità di cessione di rami d’azienda che comprendano il possibile mantenimento di tutti o di parte dei posti di lavoro”.