“Curriculum non all’altezza”: orchestrali e tecnici de La Fenice contro la nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale. E ora preparano lo sciopero

"Curriculum non all'altezza per la storia del teatro". E' rivolta contro la nomina della meloniana Venezi a Direttore de La Fenice

“Curriculum non all’altezza”: orchestrali e tecnici de La Fenice contro la nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale. E ora preparano lo sciopero

Beatrice Venezi è bravissima, non capisco l’ostilità”. Così il sovrintendente della Fondazione La Fenice di Venezia, Nicola Colabianchi, ha commentato ieri la rivolta dell’orchestra che sta terremotando lo storico Teatro del capoluogo veneto. A scatenare le proteste, che potrebbero sfociare presto anche in un inaudito sciopero generale, la nomina a direttore residente della musicista, comunicata a sorpresa (e solo a mezzo stampa) il 22 settembre scorso, con una nota della Fondazione, nella quale si esprimeva “grande soddisfazione” da parte del presidente/sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro e del Consiglio. Erano poi seguite le immancabili congratulazioni e i complimenti per “la scelta lungimirante” al sovrintendente Colabianchi da parte del ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

Un maestro che piace alla destra

Che Venezi abbia simpatie meloniane è fatto risaputo. E che la sua investitura sia stata una vicenda interna al centrodestra appare abbastanza chiaro: proposta da un sovrintendente amato dal centrodestra (prima Colabianchi era sovraintendente al Teatro Lirico di Cagliari, chiamato dall’allora primo cittadino Paolo Truzzu, di Fratelli d’Italia), avallata da un sindaco di Centrodestra (Brugnaro) e salutata calorosamente da un ministro meloniano (Giuli).

Ma non piace a musicisti e tecnici

Peccato che la soddisfazione non sia stata altrettanto condivisa da Professoresse e Professori dell’orchestra né dai lavoratori de La Fenice, che non lo hanno affatto nascosto. “Non mi spiego questa rigidità. È incomprensibile, non so dettata da quali motivi”, ha detto ieri Colabianchi, “Oltre a essere un maestro bravissimo, è giovane e donna e può consentire alla Fenice di tratteggiare percorsi nuovi e di attrazione per i giovani” ha sottolineato il sovrintendente.

Cv di Venezi “non all’altezza de La Fenice”

I motivi di “tanta ostilità” sono stati messi nero su bianco in un comunicato di tre giorni orsono dall’orchestra che ha chiesto “pubblicamente la revoca della nomina del direttore Beatrice Venezi“. “La nostra contrarietà deriva esclusivamente dal profilo professionale del direttore musicale designano – hanno spiegato i Maestri -. Il direttore Venezi non ha mai diretto né un titolo d’opera né un concerto sinfonico pubblico in cartellone alla Fenice. Il suo curriculum non è minimamente paragonabile a quello delle grandi bacchette che, in passato, hanno ricoperto il ruolo di direttore musicale di questo teatro. Venezi non ha mai diretto nei principali teatri d’opera internazionali, né il suo nome compare nei cartelloni più importanti festival del panorama musicale mondiale. Dove si manifesta dunque il ‘talento internazionale’ che dovrebbe essere alla guida della Fenice? Quali prospettive di relazioni di alto profilo nel mondo musicale apre questa nomina?”.

Fioccano le disdette degli abbonamenti

“A sole ventiquattr’ore dall’annuncio si registrano disdette da parte di abbonati storici” aggiungono gli orchestrali. “Riteniamo inaccettabile sacrificare la fiducia di un pubblico fedele, per una nomina che non garantisce né qualità artistica né prestigio internazionale” si legge ancora nella lettera. “Alla luce di quanto accaduto, appare evidente che il rapporto di fiducia tra l’Orchestra e il Sovrintendente sia ormai irrimediabilmente compromesso. Non riusciamo a riconoscere in lei la guida del nostro Teatro”, concludono gli orchestrali.

Anche i tecnici sul piede di guerra

Quindi è arrivata la presa di posizione dell’assemblea generale dei lavoratori, che ora auspicano una convocazione per chiarimenti da parte del Teatro. In una nota viene annunciato lo “stato di agitazione permanente” e ci si riserva di “intraprendere tutte le azioni di lotta sindacale necessarie – compresi scioperi, manifestazioni e sit-in al fine di difendere la professionalità dei suoi artisti e il rispetto delle regole democratiche nella gestione della Fondazione”. Viene infine espressa solidarietà nei confronti dei professori d’orchestra e ribadita la richiesta di revoca “immediata” della nomina di Venezi, sempre per via di un cv ritenuto “non comparabile” a quello dei suoi predecessori.

La Cgil: “Un personaggio in linea con l’idea che hanno di Venezia come Disneyland”

“La nomina di Venezi  si inquadra perfettamente nella volontà di trasformare Venezia in una Disneyland, capace di attirare solo turismo di massa e mordi e fuggi”, dice Nicola Atalmi, segretario generale Slc Cgil Veneto, “Il curriculum di Venezi non è comparabile con quello dei direttori musicali stabili che negli anni si sono succeduti sul podio della Fenice, lo è invece – continua Atalmi – con un qualsiasi personaggio pubblico o influencer, visti i suoi 84.000 follower, gli spot per la cura dei capelli e le comparsate a Sanremo”.