Da Emiliano a Zingaretti, l’altra faccia del Partito democratico. Nel Lazio e in Puglia il partito tiene. Un segnale per i vertici nazionali

Il Partito democratico è crollato quasi ovunque tranne in Lazio e Puglia

Ancona, Roma, Brindisi. Le coordinate elettorali che hanno registrato una vittoria del Partito democratico Comunali, passano da queste città. Messe insieme sono un messaggio inequivocabile per il Nazareno. Partendo dal capoluogo marchigiano, dove Valeria Mancinelli ha centrato il secondo mandato, battendo al ballottaggio Stefano Tombolini, rinunciando alla presenza dei big nazionali in campagna elettorale.

Scelte di campo – “E’ stato meglio così, anche se non sono stata solamente io a volerlo, anche se la scelta non è stata solamente tattica”. Una strategia quindi che ha volutamente fatto a meno della passerella dei leader calati dal partito nazionale, dove ancora non si è riusciti a metabolizzare la sconfitta delle Politiche del 4 marzo. Nel mezzo i risultati laziali, dove il governo regionale si regge grazie sulla collaborazione tra Nicola Zingaretti e i 5 Stelle, e i dem si aggiudicano Fiumicino, Velletri, Santa Marinella e i Municipi di Roma. Scendendo più a Sud è stato il presidente della Puglia, Michele Emiliano, primo sponsor dell’alleanza con il M5S alle Politiche, a lanciare l’ultimo messaggio. “Siamo l’unica Regione italiana nella quale il Centrosinistra ha saputo prevalere in modo schiacciante”, ha detto l’ex magistrato, perché nessuno “ha imposto candidati calati dall’alto”. Tre messaggi chiari e inequivocabili ai vertici del Pd nazionale all’indomani del voto di Marche, Lazio e Puglia che, in attesa dell’assemblea di luglio, promettono di rimbalzare per diverso tempo nelle stanze del Nazareno.