Da Gaza al salario minimo, Ricci sfida Acquaroli sui temi cari alla sinistra

Le Marche prima Regione delle sette al voto il 28 e il 29 settembre. Decideranno poche migliaia di schede il nuovo presidente

Da Gaza al salario minimo, Ricci sfida Acquaroli sui temi cari alla sinistra

Ieri sera Matteo Ricci, candidato del centrosinistra per la presidenza della Regione Marche, ha voluto accanto a sé Stefania Proietti e Alessandra Todde, governatrici rispettivamente dell’Umbria e della Sardegna, espressione delle forze progressiste unite che hanno conquistato le due Regioni.

“Con me oggi ci sono due amministratrici di centrosinistra che hanno vinto e ci hanno messo la faccia, noi saremo la terza regione che vincerà”, ha detto Ricci.

Una sfida sul filo di una manciata di voti

Una sfida che si gioca su poche migliaia di voti di differenza e, quando il margine è così stretto, tutto può succedere. Con questa consapevolezza nelle stanze del Pd ci si prepara al ‘test’ delle Marche, il primo di una serie di sette appuntamenti. Non si parli, però, di “test decisivo”.

“Domenica si vota per le Marche non per il presidente del Consiglio”, sottolinea anche Ricci durante il confronto con il presidente uscente, Francesco Acquaroli di FdI, a Sky. E attacca: “Se dopo 5 anni Acquaroli si nasconde dietro la maschera della Meloni: vuol dire che sono stati 5 anni di nulla”.

Nel confronto scontro tra Ricci-Acquaroli spunta Gaza

Ieri i due sfidanti si sono confrontati a tutto campo davanti ai cronisti. Sanità, economia, trasporti, sicurezza i temi affrontati. E tra gli argomenti ha fatto irruzione uno particolarmente sensibile oggi per l’opinione pubblica: Gaza. “Nel primo Consiglio regionale riconosceremo lo Stato palestinese perché io voglio una regione con i piedi ben piantati a terra, ma con la testa nel mondo”, ha detto l’eurodeputato del Pd.

Sanità. “Abbiamo riformato la sanità”, ha rimarcato il presidente della Regione Marche. “Era smantellata per mancata programmazione negli anni che ci hanno preceduto”, ha osservato. “Basta dare colpa a qualcun altro sulla sanità, Acquaroli ha imbarcato nella sua coalizione Spacca che è stato protagonista della politica regionale negli ultimi venti anni”, ha replicato Ricci. Sulle infrastrutture, Acquaroli rivendica un cambio di passo, con lo sblocco di varie opere ferme. “Con fondi stanziati in precedenza, in cinque anni nessuna opera inaugurata e non un euro in più”, la replica di Ricci.

Dall’economia al fine vita

L’economia? “Regione ferma”, secondo il dem; “ereditata una regione in transizione, ora invertita la tendenza”, la risposta. Sul turismo, Ricci parla di “soldi buttati” e strategia “Let’s Marche” incomprensibile; Acquaroli vanta una “discontinuità” con il passato: “1,3 milioni di presenza strutturali rispetto al 2019”. Il termovalorizzatore: Ricci non è contrario in punto di principio ma non lo condivide per le Marche (“uno specchietto per allodole”); da Acquaroli via libera: “ce lo impone l’Europa”.

“La vita è sacra, ma noi dobbiamo essere rispettosi della sofferenza estrema e insostenibile. Serve una legge sul fine vita e se il governo e il parlamento non lo fanno le regioni devono fare la loro parte”, dice Ricci. “Ritengo che serva una legislazione a livello nazionale. Non ritengo utile agire come singola Regione”, replica Acquaroli.

“Un’azione che faremo subito è il Salario minimo regionale. Dal primo di ottobre non sarà più possibile lavorare direttamente o indirettamente per la Regione Marche se non si pagheranno i propri dipendenti almeno 9 euro all’ora. Sotto i 9 euro non è lavoro, è sfruttamento”, dice Ricci.

Salvini nelle Marche promette 700 case popolari agli italiani

Nelle Marche per il suo tour elettorale ieri c’era anche il vicepremier, ministro e leader della Lega, Matteo Salvini. “La regione non ha competenza diretta sulla sicurezza, ma ad esempio sulle case popolari stiamo intervenendo: ne stiamo sistemando 700. La regione decide a chi vanno i bonus, e con la Lega prima agli italiani”, promette il leghista.

Salvini era stato contestato poco prima per le sue posizioni politiche su Gaza e a favore di Israele. “La sinistra non ha idee per le Marche e parla di Palestina”, la sua replica. Appuntamento a lunedì prossimo.