Dai 5 Stelle ai Radicali: legalizzare la cannabis light. L’Intergruppo chiede di regolare l’uso delle droghe leggere. “Il proibizionismo è un favore ai narcotrafficanti”

“Nel corso del 2018 si è registrato un incremento del 60% dei sequestri di eroina (quasi una tonnellata) e si è verificato un aumento del 28% di ricoveri e del 6% di decessi correlati all’uso di oppiacei rispetto all’anno precedente. Sono dati drammatici, a cui un Parlamento che ha a cuore la vita dei cittadini – la loro salute, la sicurezza – dovrebbe dare delle risposte serie”. E invece? “Nel nostro Paese si continua con la messa in scena di una finta guerra alla droga che punta in basso, ai consumatori e piccoli spacciatori di cannabis: il 96% dei sequestri e l’80% delle segnalazioni ai Prefetti riguarda, infatti, i cannabinoidi. Una finta guerra alla droga che colpisce anche il settore della cannabis industriale, impedendo fin qui ogni forma di regolamentazione e chiarezza in questo campo”. Lo dichiarano in una nota Riccardo Magi, Enza Bruno Bossio, Vittoria Casa, Carmen Di Lauro, Francesco Galizia, Veronica Giannone, Anedrea Giarrizzo, Conny Giordano, Paolo Giuliodori, Paola Nugnes, Riccardo Olgiati, Antonella Papiro, Mario Perantoni, Giuditta Pini, Andrea Romano, Eugenio Saitta, Doriana Sarli, Davide Serritella, Gilda Sportiello, Guia Termini, Elisa Tripodi (nella foto) e Giovanni Vianello, membri dell’Intergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis. “Qualcuno, come il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli – continua l’Intergruppo -, con notevole senso delle istituzioni e rispetto degli avversari politici crede sia da ‘imbecilli’ porre il tema della regolamentazione delle sostanze stupefacenti all’attenzione delle nostre istituzioni. Noi crediamo sia da ipocriti e da finti tonti continuare a spacciare per guerra alla droga le politiche proibizioniste che colpiscono consumatori e imprenditori e lasciano liberi i grandi narcotrafficanti”.