Ben presto l’attenzione dei probiviri potrebbe ricadere anche sui tanti consiglieri regionali dislocati da Nord a Sud che, contrariamente agli impegni presi, non starebbero restituendo nulla dei propri stipendi da diversi mesi. Spostandosi dai palazzi romani a quelli regionali, infatti, non sono pochi i casi che in qualche modo “replicano” quanto già abbiamo visto nell’ultimo periodo tra i portavoce parlamentari. Anche in questa circostanza è il sito M5S tirendiconto.it a definire in maniera cristallina e trasparente il quadro.
LENTO PEDE. Partiamo dal Lazio. Finora i consiglieri pentastellati hanno restituito 2,7 milioni di euro. Ma tra i dieci consiglieri in carica, se c’è chi brilla per puntualità (tra tutti l’ex onorevole Roberta Lombardi, le cui rendicontazioni arrivano all’ultimo mese disponibile: novembre 2019), altri hanno degli arretrati – almeno stando a quanto riportato sul sito di rendicontazione – che lasciano impallidire anche quelli dei parlamentari. I casi più notevoli riguardano Valerio Novelli e Gaia Pernarella. Mentre il primo in un post di ieri su Facebook raccontava entusiasta “i miei primi 20 mesi da presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente” non restituisce soldi da Novembre 2018.
Sebbene infatti sulla sua pagina personale siano visibili i mesi a seguire la scritta è chiara: “Dati non ancora disponibili”. Poco meglio va alla collega laziale Gaia Pernarella, che non rendiconterebbe dal mese successivo: dicembre 2018. Più di un anno fa. Come detto, però, non sono gli unici casi che saltano all’occhio. Spostiamoci in Sicilia. Qui il dato è piuttosto eloquente: su 19 consiglieri regionali, solo in 3 casi le rendicontazioni arrivano a novembre. Negli altri casi ci si ferma a ottobre, a settembre ma anche ad agosto (Valentina Zafarana, Giampiero Trizzino, Salvatore Siragusa, Giorgio Pasqua), a luglio (Stefania Campo, Angela Foti, Francesco Cappello, Jose Marano, Luigi Sunseri), se non a febbraio (Elena Pagana). Ma anche qui c’è chi eccelle: Sergio Tancredi (nella foto), le cui rendicontazioni – stando al sito – si fermano a dicembre 2018.
DALLE ALPI ALLE ANDE. Andando a curiosare tra tutte le Regioni, però, si scoprono anche altre amenità. Come nel caso della Sardegna. Lo sappiamo bene: la nuova amministrazione ha vita breve (sull’isola si è votato il 24 febbraio 2019). Eppure già si collezionano casi interessanti. Come nel caso di Carla Cuccu: sul sito tirendiconto.it non risulta alcuna restituzione sin dalla sua elezione. Errore del sistema? Chissà. Certo è che è l’unica in questa situazione tra i cinque consiglieri eletti in Sardegna. In Molise, invece, Vittorio Nola è fermo ad agosto, esattamente come Giorgio Fedele in Abruzzo. E così via. Vedremo se anche in questo caso scatteranno perlomeno dei piccoli richiami affinché chi non è in regola venga richiamato all’ordine.
Resta, tuttavia, la nota positiva: tra tutti i consiglieri regionali, finora il Movimento ha restituito 26 milioni di euro che, uniti agli 85,8 milioni rendicontati e restituiti in Parlamento, porta il totale delle restituzioni a 106,8 milioni di euro. Una cifra ragguardevole con cui il Movimento ha finanziato, in alcuni casi a livello regionale in altri a livello nazionale, progetti per l’edilizia scolastica, l’acquisto di materiale sanitario, programmi di finanziamento per il microcredito e progetti culturali. Un bell’esempio. Che rischia di naufragare per la negligenza (a voler pensar bene) di pochi.