La conversazione risale al 12 febbraio del 2008. A parlare sono le zie di Chiara Poggi, vittima del delitto di Garlasco. Carla e Maria Rosa, sorelle di Giuseppe Poggi, parlano al telefono di quanto successo e Maria Rosa, madre delle gemelle Stefania e Paola Cappa, si trova in una conversazione a parlare proprio delle figlie.
Carla dice: “Perché se Chiara è morta alle 9:30-10, ci siete dentro voi altri, ammesso”. La conversazione viene riportata dal Tempo, che spiega come a quei tempi il magistrato avesse deciso di “rivalutare gli alibi di mamma e figlie, mai indagate”.
Delitto di Garlasco, la conversazione tra le zie di Chiara Poggi sulle sorelle Cappa
Maria Rosa, nella telefonata, dice: “Dodici ore sono stata là”, riferendosi agli interrogatori. Carla poi chiede: “Tu non avevi tutti gli scontrini di tutto quello che avevi fatto?”. La risposta è: “Ma sì, ma Carla cosa vuol dire? Lei doveva essere sicura al centro per cento, mi ha chiesto come ero vestita la mattina, la sera, a che ora sono uscita la mattina, io non ho niente da nascondere”.
La sorella allora domanda: “E le figlie? Anche loro per cosa?”. Maria Rosa replica: “Sempre per la storia della mattina, il tutore”. La donna spiega di essere “arrivata a casa che erano le undici e mezza passate”. E Carla, allora, sottolinea: “Ma a loro fa tanto comodo spostare l’orario di quando è morta Chiara! Perché se Chiara è morta alle 9:30-10, ci siete dentro voi altri”. Insomma, il ragionamento è che se l’orario della morte della giovane fosse precedente alle 10, non ci sarebbero alibi solidi per le sorelle Cappa.
L’alibi di Marco Poggi
Altra novità di giornata riguarda l’alibi di Marco Poggi, fratello della vittima. Al settimanale Giallo, a parlare è il gestore dell’albergo in Trentino dove soggiornava la famiglia Poggi quando venne uccisa Chiara. Il gestore spiega che nessuno gli ha mai chiesto conferma della presenza della famiglia lì e al settimanale racconta che Marco non era con i genitori. Lui sostiene di essere sicuro, conoscendo bene i Poggi e ricordando quando vennero avvertiti della tragedia di Garlasco. Il gestore dell’albergo non conferma neanche la presenza dell’amico di Marco, Alessandro Biasibetti. Dichiarazioni, comunque, da verificare, soprattutto perché arrivano a molti anni di distanza.