Delitto di via Poma, spunta un dossier rimasto nascosto: dopo 35 anni si riapre il caso?

Sono passati 35 anni dal delitto di via Poma e spunta un dossier rimasto nascosto: si riapre il caso dell'omicidio di Simonetta Cesaroni?

Delitto di via Poma, spunta un dossier rimasto nascosto: dopo 35 anni si riapre il caso?

Sono passati 35 anni. E oggi, dopo 35 anni, si continua a indagare sul delitto di via Poma, l’uccisione della 20enne Simonetta Cesaroni. La novità arriva da un dossier, un documento ritornato al centro dell’attenzione di chi indaga e che risale al settembre del 1994.

Simonetta Cesaroni è stata uccisa nel palazzo di via Poma il 7 agosto del 1990, esattamente 35 anni fa. Il suo corpo è stato trovato all’interno dell’ufficio dell’Associazione italiana alberghi della gioventù, in un palazzo che si trova nel cuore del quartiere Prati di Roma, vicino piazza Mazzini.

Delitto di via Poma, le ultime novità e il documento riapparso

È il Messaggero a raccontare di questo documento, risalente al settembre del 1994. Si parla, per questo testo, di un “reticolo di nomi, società e interessi che da via Gradoli passa per via Poma e arriva all’Olgiata e ha sempre come punto di riferimento alcune strutture e alcuni uomini degli apparati di sicurezza”. Insomma, un modo per dire che di mezzo ci potrebbero essere anche i servizi segreti.

In particolare, il dossier conterrebbe un elemento rilevante, ovvero la lista delle persone che lavoravano in quell’appartamento nel 1990. La lista è stata ritrovata solo qualche anno dopo, ma è stato subito notato un buco temporale nelle presenze. Guarda caso, riguardante proprio il periodo dell’omicidio, dal 10 luglio al 13 novembre.

Questa lista è tornata al centro dell’attenzione di chi indaga negli ultimi mesi, dopo che è stata ritrovata nell’autunno del 2024 da Claudio Cesaroni, padre di Simonetta. Proprio quel documento ha portato il gip a rifiutarsi di chiudere le indagini e a chiedere di continuare a indagare sul caso. Ancora aperto dopo 35 anni.