Di Maio rompe il silenzio: “I giochini di palazzo non ci sono mai piaciuti”. E punta sul taglio dei parlamentari: “Manca solo l’ultimo voto e mi auguro nessuno si tiri indietro”

E’ alta tensione nel governo dopo il no di ieri alla mozione M5S per ferma il Tav Torino-Lione. Dopo il silenzio di ieri questa è mattina, prima di incontrare a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte, è tornato a parlare il leader del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio. “I giochini di palazzo – ha scritto il vicepremier pentastellato sulla sua pagina Facebook – non ci sono mai piaciuti e questo dibattito sulle poltrone inizia a stancarmi”.

“Siamo andati al governo non per chiederle – ha aggiunto Di Maio -, ma per tagliarle. E lo abbiamo messo nero su bianco nel contratto, insieme alla Lega. C’è una riforma del MoVimento 5 Stelle che aspetta l’ultimo voto il 9 settembre. Il 9 settembre taglieremo definitivamente 345 parlamentari. Significa che alle prossime elezioni molti vecchi politicanti dovranno iniziare a cercarsi finalmente un lavoro”.

“È una riforma epocale contro i privilegi dei politici – scrive ancora il leader M5S – e in favore del buon senso. Per anni lo Stato ha saputo solo chiedere, dal 9 settembre invece comincerà a restituire qualcosa indietro ai cittadini: risparmiamo mezzo miliardo di euro da mettere su strade, ospedali, sulla riduzione delle tasse. Manca solo l’ultimo voto e mi auguro nessuno si tiri indietro all’ultimo minuto, sarebbe gravissimo. Anzi, sarebbe un segnale al Paese. Il segnale di chi non vuol cambiare nulla.  Le parole sono belle ma non bastano. Servono i fatti”.

Di Maio non parteciperà all’incontro di Cavriago, che era in programma per questa mattina per impegni istituzionali. L’incontro sarà comunque presieduto dal ministro Alfonso Bonafede, hanno reso noto fonti M5s. È rimandata anche la riunione con gli attivisti in programma per questa sera a Bologna. Anche Matteo Salvini ha annullato tutti gli appuntamenti per oggi. Il leader della Lega ha cancellato sia il comizio a Fossacesia Marina, che era in programma questa mattina, sia quello a San Salvo Marina, alle 17. Resta, invece, confermato l’appuntamento delle 21.30 a Pescara.

Anche Conte è a Roma ma ieri sera, alla luce delle tensioni all’interno della maggioranza, ha annullato la conferenza stampa che era stata fissata per oggi alle 11 a Palazzo Chigi rinviandola “a data da destinarsi”. Non è escluso, dunque, che i due vicepremier e il presidente del Consiglio si incontrino nel pomeriggio a Roma.