Disabili, l’ultimo regalo della Lega. Il sottosegretario Zoccano attacca: “Col voto anticipato salta la norma per 600mila caregivers. A rischio anche l’aumento delle pensioni di invalidità”. Il ministro Locatelli (Lega) replica: tutto falso

La nuova stoccata agli ex alleati della Lega arriva da Vincenzo Zoccano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega alla Famiglia e alla disabilità che, pur essendo un tecnico, è stato nominato in quota 5 Stelle. Zoccano interviene su uno dei temi più sensibili, quello dei disabili su cui Matteo Salvini spesso e volentieri interviene.

La lettura di Zoccano non lascia dubbi sulla pericolosità di un voto anticipato: “Da esponente tecnico di questo governo, prendo atto che ancora una volta le politiche per la disabilità sono messe a rischio da una crisi di governo che poteva benissimo essere evitata”, ha detto il sottosegretario ad Adnkronos/Labitalia . Zoccano sottolinea che “tutte le norme in cantiere a favore della disabilità, norme ‘trasversali’ che dovrebbero avere già incontrato l’approvazione, sono in questo momento bloccate”. L’elenco dei provvedimenti che, se cadrà il governo, “chissà quando verranno calendarizzati o approvati”, aggiunge Zoccano è lungo, a partire dalla norma sui caregivers familiari. “Sono oltre 600.000 persone – spiega il sottosegretario – che ogni giorno si prendono cura di un familiare gravemente disabile. Non si tratta di ‘volontari’, ma di persone che hanno scelto di dedicare la loro vita ad assistere qualcuno che amano e che per questo si vedono privati di molte possibilità e a volte anche di diritti”. La norma citata da Zoccano, non vedente, già presidente del Forum italiano sulla disabilità e componente della direzione nazionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, prevede il riconoscimento legale e politico della persona che si prende cura in modo non professionale dei disabili.

È prevista, ad esempio, la copertura a carico dello Stato dei contributi figurativi riferiti al periodo di lavoro di assistenza e cura effettivamente svolto dal caregiver, equiparati a quelli da lavoro domestico e che vanno a sommarsi ai contributi da lavoro eventualmente già versati. “Il provvedimento è però fermo in commissione e questo blocco rischia di far perdere i fondi già stanziati”, dice Zoccano, che spiega infatti di essere riuscito a “mettere al sicuro le risorse, circa 25 mln l’anno per due annualità, a disposizione della presidenza del Consiglio”. “Sono soldi ‘blindati’ in senso tecnico per due anni – precisa – dopodiché vanno in economia. Ma, poiché il fondo per il 2018 ad oggi è inutilizzato e non è stato speso, rischiamo di perderli se entro il prossimo anno la legge non c’è”.

A stretto giro, però, arriva la replica del ministro Alessandra Locatelli: “Trovo profondamente scorretto che il sottosegretario Zoccano trascini le persone con disabilità nella bassa propaganda politica a Cinque Stelle. Il reddito di cittadinanza, misura bandiera dei pentastellati, ha assorbito ingenti risorse. Risorse che la Lega avrebbe prioritariamente voluto destinare all’innalzamento delle pensioni indecorose di tutti i cittadini”. Non solo. Il ministro delle Disabilità e della Famiglia, rispondendo al sottosegretario Vincenzo Zoccano, aggiunge: “Faccio notare che i Cinque Stelle non hanno voluto sapere di introdurre i correttivi al reddito di cittadinanza proposti dalla Lega che ne avrebbero fatto una misura più attenta alle esigenze delle persone con disabilità e delle famiglie. Quanto al tema dei caregiver, è una falsità dire che non saranno utilizzati i fondi a causa della crisi. Il Ministro Fontana ha infatti già inviato per il concerto al Ministro Di Maio il decreto per finalizzare da subito i circa 45 milioni di euro del fondo (già potenziato in legge di Bilancio), con cui si destinano risorse per il 2019, in via sperimentale, a favore dei caregiver in nuclei familiari con disabili gravi e con la presenza di minori. Il testo parlamentare è invece fermo in commissione non per la crisi ma perché non è stato ancora predisposto dal comitato ristretto il testo”.