Disastro di Suviana, Bombardieri: “Denunciati un anno fa i rischi, l’incidente si poteva evitare”

Per il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, l'incidente avvenuto nella centrale di Suviana si poteva evitare.

Disastro di Suviana, Bombardieri: “Denunciati un anno fa i rischi, l’incidente si poteva evitare”

“Parliamo di una strage continua, di una guerra civile. Ogni anno ci sono 1040 morti e 500mila incidenti, un tema sul quale, come organizzazioni sindacali, stiamo chiedendo al governo misure ben precise che ancora non sono state assunte. Per questo motivo, domani faremo quattro ore di sciopero, per richiamare tutti all’attenzione da dare a questo tema. In Emilia-Romagna ci saranno otto ore di sciopero, perché l’incidente di Suviana si poteva evitare”. È quanto ha detto a Rtl 102.5 il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in merito all’esplosione nella centrale idroelettrica del bacino di Suviana.

Per il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, l’incidente avvenuto nella centrale di Suviana si poteva evitare

“Un anno fa – ha aggiunto Bombardieri -, la nostra organizzazione sindacale denunciò il fatto che non si intervenisse sulla sicurezza, ci sono documenti presentati sui quali si diceva che la sicurezza non era al massimo. Dopo un anno è purtroppo arrivata la tragedia. Molti di questi incidenti si possono evitare. E non sono incidenti, quando non ci sono interventi si tratta di omicidi”.

“La nostra organizzazione sindacale aveva scritto dicendo che c’erano procedure e sistemi da migliorare. Purtroppo non ci sono state risposte. In una logica nella quale gli appalti al massimo ribasso e i subappalti a cascata tengono conto solo del profitto, dell’utile, e non rispettano la vita umana, poi abbiamo le tragedie. Ripeto, in molti casi non si tratta di incidenti, sono veri e propri omicidi. Perché quando per guadagnare un’ora, o mille euro, o un appalto, non si interviene sulla sicurezza e si perde una vita umana”.

“Chi oggi viola le leggi e mette a rischio la vita delle persone non può lavorare”

E ancora: “Mancano gli ispettori, quello che dice il governo, ossia che saranno aumentate di 700 unità, non bastano. 500 sono del vecchio governo Draghi, 200 assunzioni saranno fatte fino al 2026, per una spesa di 2 milioni. Ricorderete i 600 milioni di euro trovati per gli agricoltori in 48 ore, sulla sicurezza il governo ha speso 2 milioni di euro, una vergogna. Bisogna aumentare le ispezioni e gli ispettori. Bisogna decidere che le aziende che violano le norme sulla sicurezza devono chiudere. Chi oggi viola le leggi e mette a rischio la vita delle persone non può lavorare. La patente a crediti che il governo ha fatto valuta la vita umana 15 punti. Per noi questo è inaccettabile. Aggiungo che bisogna inserire nell’ordinamento l’omicidio per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Questo è un Paese che ha messo l’omicidio nautico, e non accetta di inserire l’omicidio quando vengono scientificamente violate le norme sulla sicurezza del lavoro”.

“Vuoi vedere che nessuno investe sulle manutenzioni?”

“Sullo specifico – ha aggiunto il leader della Uil – possiamo fare delle valutazioni. Si investe poco sulle centrali idroelettriche e queste centrali stanno per passare dalla competenza dello Stato centrale alla competenza delle regioni. Vuoi vedere che nessuno investe sulle manutenzioni? Perché non si capisce chi deve fare gli investimenti, se la competenza è dello Stato o delle Regioni, e quindi lo Stato scarica sulle Regioni. Un caso eclatante di rimpallo delle competenze fra Stato centrale e Regioni che poi provoca mancanza di interventi. In queste centrali la manutenzione va fatta regolarmente, perché la qualità e la tipologia del lavoro dovrebbe costringere l’azienda alla sicurezza dei macchinari e dei processi. Noi abbiamo fatto delle denunce precise, in quell’azienda, e su quella procedura. Dicendo che l’azienda che aveva l’appalto avrebbe dovuto fare delle procedure che non sono state fatte”.