Disordini in Iraq dopo il ritiro dalla politica di Al-Sadr, strage a Baghdad: il bilancio provvisorio è di almeno 30 vittime e 700 feriti

Disordini in Iraq dopo il ritiro dalla politica di Al Sadr: gli scontri si stanno susseguendo nel cuore della capitale Baghdad.

Disordini in Iraq dopo il ritiro dalla politica di Al-Sadr, strage a Baghdad: il bilancio provvisorio è di almeno 30 vittime e 700 feriti

Con il ritiro dalla politica di Al Sadr, sono scoppiati volenti disordini in Iraq che stanno causando un’autentica strage nel cuore di Baghdad. Al momento, il bilancio provvisorio è di circa 30 vittime e 700 feriti.

Disordini in Iraq dopo il ritiro dalla politica di Al Sadr, strage a Baghdad

La tensione è schizzata alle stelle in Iraq dopo che il leader sciita iracheno Moqtada Al Sadr ha annunciato il suo ritiro dalla vita politica dopo 20 anni di attività con un tweet. Nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 agosto, nel Paese hanno cominciato a risuonare sirene antiaeree hanno cominciato a suonare nell’ambasciata degli Stati Uniti nella “Zona verde” di Baghdad. La notizia è stata riportata dal media locale Shafaq News. Intanto, l’esercito ha dichiarato il coprifuoconell’intero stato in seguito ai disordini scoppiati nella capita dopo l’annuncio di al Sadr.

Il caos che ha travolto Baghdad ha spinto l’Iran a chiudere le frontiere con l’Iraq mentre l’esercito federale iracheno ha deciso di non intervenire negli scontri armati. Dalla giornata di lunedì 29 agosto, nella capitale, ci sono solo gli agenti delle forze di sicurezza e della polizia che dipendono dal Ministero degli Interni. Il ministero della Difesa e l’esercito stanno attendendo di ricevere ordini dal premier uscente Mustafa Kazimi, che ricopre anche l’incarico di comandante supremo delle forze armate.

Coprifuoco e disordini in Iraq dopo il ritiro di Al Sadr

Secondo quanto riferito da Al Arabiya e Al Iraqiya, contro la Zona verde erano stati sparati razzi e colpi di mortaio. Al Sadr, vincitore delle elezioni legislative di ottobre, ha esasperato la protesta politica quando sabato scorso aveva proposito a tutti i leader politico-confessionali di ritirarsi dai rispettivi incarichi per dare vita a un’era di riforme.

Dopo la decisione di abbandonare la politica 20 anni di attività nell’Iraq post Saddam Hussein, i sostenitori del leader si sono riversati nelle strade e sono entrati nel palazzo presidenziale della capitale irachena, portando l’esercito a proclamare il coprifuoco. Inoltre, il Comando delle operazioni congiunte di Baghdad ha diramato un comunicato, asserendo: “Le forze di sicurezza invitano i manifestanti a ritirarsi immediatamente dalla Zona Verde”.

Nel comunicato, poi, si legge anche che il coprifuoco è stato introdotto per “prevenire scontri o spargimenti di sangue tra gli iracheni”.

Il bilancio delle vittime è di almeno 30 morti e 700 feriti

Mentre la tv irachena riporta il susseguirsi dei disordini, è stato riferito che le forze di sicurezza hanno sparato gas lacrimogeni per disperdere la folla di manifestanti che si era accalcata dinanzi alla sede del Palazzo della Repubblica. Secondo alcune fonti, inoltre, pare che alcuni “miliziani filo-iraniani” si siano infiltrati e abbiano aperto il fuoco contro gli agenti di polizia.

Intanto, per al-Jazeer, il bilancio aggiornato e provvisorio dei conflitti è di almeno 30 morti e 700 feriti.

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