Dl Sicurezza, passa la fiducia tra le proteste

Per il leader del M5S Giuseppe Conte stiamo andando verso uno Stato repressivo che criminalizza il dissenso

Dl Sicurezza, passa la fiducia tra le proteste

L’Aula della Camera ha votato la fiducia – con 201 sì, 117 no e 5 astenuti – posta dal governo sul decreto sicurezza. Un testo contestatissimo dal centrosinistra nel metodo e nel merito che, nei calcoli dei parlamentari di minoranza, introduce 14 nuove fattispecie di reato e 9 aggravanti: si va dal blocco stradale (norma ‘anti-Ghandi’) alle misure contro l’accattonaggio fino alla stretta sui delitti compiuti nelle vicinanze delle stazioni o quella contro chi manifesta con l’intenzione di bloccare un’opera pubblica (la misura ‘anti-no Ponte’).

E ancora la stretta sulla cannabis, il daspo ubano esteso e la resistenza passiva che potrà essere punita nelle rivolte in carcere. Proteste in Aula anche contro la misura riguardante le detenute madri che, anche con bimbi sotto i tre anni, andranno negli Icam, gli istituti a custodia attenuata e per quella che amplia ai reati associativi per finalità di terrorismo la non punibilità degli operatori dell’intelligence in caso di autorizzazione da parte della presidenza del Consiglio. Il testo prevede anche una stretta sulle occupazioni abusive delle case.

Conte (M5S): si va verso uno Stato repressivo che criminalizza il dissenso

“Lo abbiamo denunciato in tutti i modi. Questo paese ha bisogno di reale sicurezza, che significa forze d’ordine che girano nelle nostre periferie, che girano nei centri abbandonati, nel nostro entroterra. Dobbiamo presidiare in modo serio il territorio con misure intelligenti, accorte, senza propaganda”, ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte.

“Nel momento in cui invece andiamo a rivendicare inasprimenti di pena o addirittura misure che colpiscono il malcontento sociale che si sta diffondendo, il dissenso politico, non andiamo in quella direzione, andiamo invece in direzione di uno Stato repressivo che si rende conto che la situazione non sta andando bene e vuole mettere un tappo addirittura alle libere manifestazioni democratiche”.