Domenica elettorale. Si vota in Emilia-Romagna e Calabria. Due sistemi diversi per eleggere i nuovi consiglieri regionali

Il giorno del voto in Emilia Romagna e Calabria è giunto. Domani gli elettori sono chiamati alle urne per rinnovare i due consigli regionali. Ma i sistemi elettorali a Bologna e a Catanzaro sono diversi. In Emilia Romagna a contendersi i 50 seggi sono 17 liste per sette candidati alla presidenza. Oltre all’attuale presidente Stefano Bonaccini, in cerca di riconferma per il centrosinistra, e Lucia Borgonzoni per il centrodestra, in lizza ci sono Simone Benini per il Movimento 5 Stelle, l’antivaccinista Domenico Battaglia per il Movimento 3V-Vaccini Vogliamo Verità, Laura Bergamini per il Partito Comunista, Marta Collot per Potere al Popolo e Stefano Lugli di Altra Emilia Romagna.

Si voterà dalle 7 alle 23 e si potrà votare per un solo candidato presidente e per una sola lista. Previsto però anche il voto disgiunto. In Calabria invece i seggi da assegnare sono 30 e il sistema elettorale è un sistema proporzionale con premio di maggioranza. L’80% dei seggi del consiglio regionale (24) è ripartito proporzionalmente in 3 circoscrizioni – Cosenza (9), Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia (8), e Reggio Calabria (7) – e per essere ammessi alla ripartizione dei seggi le coalizioni di liste devono superare l’8%, mentre le singole liste circoscrizionali devono superare il 4% dei voti a livello regionale. I restanti 6 seggi sono poi assegnati alle liste che appoggiano il presidente eletto qualora queste non raggiungano il 50% dei seggi nel riparto proporzionale.

Altrimenti, se la coalizione raggiunge o supera il 50% dei seggi, ottiene un premio dimezzato di 3 seggi. Qualora la coalizione vincente non raggiunga i 16 seggi (il 55%) perfino dopo l’assegnazione del premio intero, è prevista l’attribuzione di questi seggi aggiuntivi togliendoli da quelli attribuiti alle liste di opposizione. E l’elettore dispone di due voti, uno per il candidato presidente e uno per una lista provinciale. Inoltre in Calabria non è prevista la possibilità del voto disgiunto, l’elettore può esprimere una sola preferenza per un candidato della lista prescelta e non è stata introdotta la doppia preferenza di genere.

In corsa oltre trecento candidati e quattro aspiranti governatori: Francesco Aiello per il M5S, Pippo Callipo per il Pd, Jole Santelli per il centrodestra e il civico Carlo Tansi, ex capo della Protezione civile calabrese. Tra gli aspiranti consiglieri il più giovane è Mario Farina, ventenne, in lista a Cosenza con Tansi e il più anziano Natale Bianchi, 82 anni, candidato a Reggio Calabria con Aiello.