Dopo le parole di Draghi, il centrodestra si divide. Berlusconi è dalla parte del premier sull’Europa mentre FdI e Lega vanno all’attacco

Il centrodestra si divide dopo le parole del premier Mario Draghi in materia di politica estera. Posizioni distanti tra i leader.

Dopo le parole di Draghi, il centrodestra si divide. Berlusconi è dalla parte del premier sull’Europa mentre FdI e Lega vanno all’attacco

Il centrodestra si divide dopo le parole del premier Mario Draghi durante la conferenza stampa del Decreto Aiuti ter. Al centro delle discussioni, c’è il tema della politica estera ed europea che allontana i rappresentanti del centrodestra.

Dopo le parole di Draghi, il centrodestra si divide

Le parole del premier Mario Draghi hanno fatto rumore soprattutto nel centrodestra. Tutte le parti in causa continuano a dire che non ci sono problemi ma nel pratico, le differenze di idee e visioni ci sono. Particolari e dettagli che potrebbero fare la differenza nel formare un eventuale governo in caso di vittoria del centrodestra. Le parole di Draghi, durante la conferenza stampa di presentazione del Decreto Aiuti ter, hanno sollevato un “coperchio” di polemiche e divisioni in tema di politica estera tra le file del centrodestra con posizioni chiaramente distanti.

Berlusconi è dalla parte del premier sull’Europa mentre FdI e Lega vanno all’attacco

Silvio Berlusconi è rimasto piacevolmente colpito dalle posizioni ed idee di Draghi in tema di politica estera: “Draghi? Bene, sull’Europa dice le cose che avevo sostenuto io”, ha commentato il Cavaliere. Inoltre, il leader di Forza Italia ha sottolineato che si farà garante, in un eventuale governo di centrodestra, “di una coalizione che continuerà a essere atlantista, europeista, cristiano e liberale. Mi sono impegnato in questo senso con il presidente del Ppe Weber”. Invece, sulla decisione di Fdi e Lega di non votare in parlamento europeo la risoluzione anti-Orban: “Forse sarebbe stato meglio astenersi”, confida al suo staff.

Un centrodestra che però rimane diviso dopo le parole di Draghi. Il senatore Giovanbattista Fazzolari, responsabile per il programma di Fratelli d’Italia: “Ritengo quello di Draghi uno scivolone, come quello sui condizionatori. Le parole del premier sull’Europa, che privilegiano Francia e Germania, non credo facciano piacere ad almeno altri 20 Paesi. Cosa c’è di europeista nel dire che l’Italia è più amica di qualcuno, che fa parte di un club ristretto?”.

“Non so a chi Draghi faccia riferimento” quando dice che “c’è chi parla di nascosto con i russi, chi vuole togliere le sanzioni, però io guardo i fatti e per quello che riguarda il centrodestra è sempre stato compatto non solo nel condannare, ma nel votare i provvedimenti che erano necessari a sostenere l’Ucraina”, ha commentato Giorgia Meloni.

Ancora più diretto Matteo Salvini, a Catania, che replica a Berlusconi: “Non abbiamo mai cambiato collocazione internazionale”. E al premier che accusa chi “vuol togliere le sanzioni e parla tutti i giorni di nascosto con i russi” risponde: “La Lega ha sempre sostenuto le sanzioni”, sostiene il leader della Lega, “ma certo non possono essere gli operai e i lavoratori italiani e gli imprenditori a pagare le sanzioni per tutti”. 

 

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