La Sveglia

Doppia morale dell’Italia: prima condanna poi investe

Il Globes: Cdp finanzia le società israeliane. La doppia morale dell’Italia: prima condanna Tel Aviv, poi investe nelle sue start-up.

Doppia morale dell’Italia: prima condanna poi investe

Doppia contabilità italiana: in pubblico «linea critica» su Gaza, in riservato il braccio finanziario del governo investe sulle startup israeliane. Cassa Depositi e Prestiti, fondo sotto il MEF da 4,7 miliardi, ha iniziato a investire in società israeliane, con focus su intelligenza artificiale e quantistica e l’obiettivo di portarne attività in Italia. La notizia è stata rivelata dal quotidiano economico israeliano «Globes». 

Nel pezzo si ricostruisce l’ingresso di CDP nel round di Classiq insieme a SoftBank (operazione valutata 20–30 milioni di dollari) e la strategia di «decine di milioni» su altre realtà, con la motivazione della «sovranità digitale» e della competitività del Paese. Le parole chiave arrivano dal responsabile degli investimenti diretti di CDP Venture Capital, Alessandro Scortecci, che rivendica il contributo alla competitività italiana «sul palcoscenico globale». 

Il passaggio politicamente più sensibile è attribuito a «una fonte israeliana di alto livello a conoscenza dell’attività del fondo»: Giorgia Meloni sarebbe «pienamente informata» del dossier e CDP viene considerata «uno strumento importante di politica pubblica», in coerenza con il programma da un miliardo per l’IA. Nel frattempo, il fondo sovrano norvegese avvia dismissioni da società israeliane: due traiettorie opposte nello stesso contesto di guerra e accuse di crimini internazionali. 

In Italia, su questo, nessuna prima pagina: eppure si tratta di denaro pubblico e politica estera. Palazzo Chigi e MEF riferiscano in Parlamento, rendano pubblici i documenti, aprano il dossier: l’ambizione tecnologica vive solo dentro un perimetro democratico verificabile.