Due anni di Manfredi sindaco a Napoli. Si dà la sufficienza da solo

Primo bilancio per la giunta Manfredi a Napoli. Bene debito e Pnrr, un disastro bus e rifiuti.

Due anni di Manfredi sindaco a Napoli. Si dà la sufficienza da solo

“Un’ottima sufficienza”. Il sindaco Gaetano Manfredi usa un ossimoro per darsi il voto da solo, dopo due anni. Ieri, dopo numerose sollecitazioni e critiche per l’allergia ad incontrare i giornalisti, ha convocato la stampa e recitato l’elenco delle cose fatte in questa prima parte del suo mandato amministrativo. Ne è venuta fuori una brochure di 24 pagine dove trovano spazio progetti, risorse tutteda vedere e zero autocritica sull’accusa di una sorta di distacco “accademico” dalla città, con l’immancabile scaricabarile sulle precedenti amministrazioni per tutte le cose che persino a distanza di due anni non si sono cominciate da affrontare.

Primo bilancio per la giunta Manfredi a Napoli. Bene debito e Pnrr, un disastro bus e rifiuti

Il sindaco è partito dagli aspetti finanziari, definendo il bilancio sul Patto per Napoli positivo. “Abbiamo ridotto l’indebitamento progressivamente, i debiti commerciali e migliorato il pagamento”, ha detto Manfredi. Che subito dopo ha attaccato il governo. Sul Pnrr “stiamo andando avanti con grande regolarità, stiamo mantenendo le ‘milestone’. Piuttosto mi meraviglia un po’ che ci sia tutta questa attenzione sul lavoro dei Comuni quando ci sono tantissimi altri enti, a partire dai ministeri, di cui non vedo i cantieri aperti”. Il riferimento del sindaco è al ministro Raffaele Fitto che nei giorni scorsi ha inviato una lettera ai sindaci delle Città metropolitane sollecitandoli a presentare i progetti.

Ma il “core business” del racconto di metà mandato di Manfredi riguarda trasporti e ambiente, dove però qualcosa non quadra. Un intero paragrafo della brochure è dedicato alla linea metropolitana. “Ora – c’è scritto – si attendono in media 9 minuti”, mentre in realtà ne passano almeno 15 tra un treno e l’altro. Solo tre righe, invece, sono dedicate ai bus, che sono in profonda emergenza (si veda il servizio in basso). Per quanto riguarda l’Ambiente, la città è sporca ovunque. Il sindaco ha provato a rifarsi, allora, sul turismo e la rigenerazione urbana, rilanciano progetti già avviati dalle precedenti amministrazioni che in campagna elettorale erano stati additati come sprechi. Infine, Manfredi si è rivolto al governatore De Luca: “mi auguro – ha detto – che farà sempre di più per la città: abbiamo bisogno di investimenti importanti”.

Per il Pd si è evitato il default. Critiche le destre che puntano il dito sulle condizioni delle periferie

Immediate le reazioni. Per il capogruppo Pd al Comune, Gennaro Acampora: “abbiamo lavorato innanzitutto per far dimenticare la Napoli dei tanti debiti e dei bilanci in sofferenza, quella Napoli che abbiamo trovato in ginocchio ma che finalmente oggi ha ripreso a camminare, grazie alla riduzione del debito al 9%. I treni della metro erano obsoleti e carenti di manutenzione, oggi ne abbiamo 6 nuovi”. Critico, al contrario, il Centrodestra con i consiglieri comunali di Forza Italia Salvatore Guangi e Iris Savastano: “le favole sono sempre belle da raccontare, ma è tempo di guardare in faccia la realtà. In questi due anni – dicono – la città non è per nulla migliorata, le periferie sono in un degrado perenne, la raccolta differenziata ferma al palo, le partecipate restano in condizioni di precario equilibrio che danneggia la città”.

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