Il M5s vuole le dimissioni di Durigon. Bufera sul sottosegretario dopo il video con la telecamera nascosta dove parla dell’inchiesta sui 49 milioni. “Quello che fa le indagini sulla Lega lo abbiamo messo noi”

Il M5S sta valutando una mozione di revoca dal ruolo di sottosegretario per Claudio Durigon, uomo della Lega al Mef. La mozione potrebbe essere messa nero su bianco del gruppo M5S al Senato

Il M5s vuole le dimissioni di Durigon. Bufera sul sottosegretario dopo il video con la telecamera nascosta dove parla dell’inchiesta sui 49 milioni. “Quello che fa le indagini sulla Lega lo abbiamo messo noi”

Il M5S sta valutando una mozione di revoca dal ruolo di sottosegretario per Claudio Durigon, uomo della Lega al Mef. La mozione potrebbe essere messa nero su bianco del gruppo M5S al Senato, mentre cresce nelle file grilline l’imbarazzo per il video postato questa mattina su Fanpage, con alcuni stralci che ritraggono proprio il sottosegretario leghista. “Questo è peggio del caso Siri”, commenta un big del M5S, ricordando il caso che agitò il primo governo Conte, accelerandone la fine.

Il M5s vuole le dimissioni di Durigon dopo il video con telecamera nascosta.

Il sottosegretario all’Economia del governo Draghi Claudio Durigon, eletto alla Camera nel 2018 con la Lega, è stato ripreso da una telecamera nascosta di Fanpage mentre diceva che “Quello che indaga della guardia di finanza“, “il generale”, “lo abbiamo messo noi“. Riferendosi all’indagine dei 49 milioni.

La rivelazione è contenuta nella prima puntata della video-inchiesta Follow the money realizzata da Backstair, il team investigativo di Fanpage.it composto da Carla Falzone e Sacha Biazzo, con Marco Billeci e Adriano Biondi. Nel filmato, registrato durante una cena con i responsabili di alcune società di formazione, Durigon confida di non preoccuparsi delle indagini della magistratura che riguardano il suo partito.

“I tre commercialisti? Tutte cazzate“, dice senza essere ripreso, riferendosi evidentemente ad Alberto Di Rubba, Andrea Manzoni e Michele Scillieri, i commercialisti legati al Carroccio indagati nell’inchiesta milanese sul caso Lombardia Film Commission (leggi l’articolo). “Lascia perdere, sono i giornali, fidati di me”, aggiunge. Al che il suo interlocutore lo incalza: “Veramente? Ci sta lui che sta facendo le indagini? Proprio questo della Finanza?”. La risposta: “Shhh, dai“.

Leggi anche: La Lega e i clan: l’inchiesta sull’amico dei boss che a Latina ha aiutato il sottosegretario Durigon

Intanto è nata la petizione per chiedere le dimissioni del sottosegretario. Si può firmare a questo link.

La richiesta di dimissioni

Durigon non può più rappresentare il governo italiano. Quanto emerge dal video-inchiesta di Fanpage non lascia spazio a dubbi”, dice Danilo Toninelli. “In attesa che possa intervenire anche la magistratura, già oggi possiamo dire che il nostro principio costituzionale di “disciplina ed onore” che un rappresentante delle istituzione come lui deve seguire sia venuto meno. Questo basta e avanza perché Durigon si dimetta dal delicato quanto importante ruolo di sottosegretario all’Economia. Così potrà avere il tempo di chiarire ciò che è emerso dalla puntuale inchiesta di Fanpage, senza più scappare e non rispondere a legittime domande che gli sono state poste”.

“Il sottosegretario Durigon è tranquillamente al lavoro, nello stesso tempo il suo avvocato ha già presentato dieci querele” si è limitata a rendere noto la Lega.