È morto l’ex premier e segretario Dc Arnaldo Forlani

Addio ad Arnaldo Forlani. L’ex premier e storico esponente della Dc si è spento ieri sera a Roma.

È morto l’ex premier e segretario Dc Arnaldo Forlani

Addio ad Arnaldo Forlani. L’ex premier e storico esponente della Democrazia cristiana si è spento ieri sera a Roma: avrebbe compiuto 98 anni il prossimo 8 dicembre.

Protagonista della politica italiana dagli anni ’70 fino ai primi anni ’90, Forlani fu più volte presidente del Consiglio e ministro. Arnaldo Forlani svolse il ruolo di segretario della Dc prima nel quadriennio 1969-1973 e in seguito nel triennio 1989-1992.

Addio ad Arnaldo Forlani. L’ex premier e storico esponente della Dc si è spento ieri sera a Roma

“Sono profondamente commosso per la scomparsa di Arnaldo Forlani, il segretario della DC di cui mi onoro di essere stato collaboratore – dice Pier Ferdinando Casini -. Ha servito la politica e non se ne è mai servito. Ha avuto grandi soddisfazioni nella sua vita pubblica e altrettante amarezze. Ha affrontato il tutto con una profonda fede cristiana e con una grande umanità. Nei prossimi giorni ci sarà tempo per riflettere sul suo lavoro politico: europeista, atlantista ha sempre difeso con forza la collaborazione tra DC e socialisti. E’ forse l’ultimo dei grandi protagonisti della Democrazia Cristiana della Prima Repubblica, a cui dobbiamo dire grazie e addio”.

Mattarella: “Forlani è stata una personalità di spicco della Repubblica per una lunga stagione”

“Apprendo con commozione la notizia della scomparsa di Arnaldo Forlani – scrive in un messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella -, e desidero esprimere ai figli e ai familiari i sentimenti della mia solidarietà e vicinanza. Forlani è stata una personalità di spicco della Repubblica per una lunga stagione, e la sua azione nel governo e nel partito di maggioranza relativa ha contribuito all’indirizzo del Paese, alla sua crescita democratica, allo sviluppo economico e al consolidamento del ruolo italiano in Europa, nell’Alleanza Atlantica, nel consesso internazionale. Lascia un segno di grande rilievo nella storia repubblicana”.

“È stato presidente del Consiglio in una fase di profondi cambiamenti – prosegue il capo dello Stato -, ha ricoperto diversi e rilevanti incarichi ministeriali, è stato eletto in Parlamento per oltre 35 anni e ha concluso l’attività parlamentare al Parlamento europeo. La formazione cattolico democratica lo ha spinto fin da giovanissimo all’impegno politico, prima nella sua Pesaro, poi assumendo funzioni sempre più rilevanti nella Democrazia Cristiana di cui è stato protagonista e leader in passaggi cruciali, non solo per il suo partito ma per l’intro Paese. La fermezza delle posizioni si univa in lui con stile di cortesia e con atteggiamento rispettoso con gli interlocutori anche di posizioni contrapposte, atteggiamenti che assumevano essi stessi un valore politico e democratico”.