Il nuovo gioco pericoloso di Meloni in Ue: guarda all’estrema destra e rischia di nuovo l’isolamento e l’irrilevanza

Giorgia Meloni guarda a destra e a Marine Le Pen, ma scaricando von der Leyen rischia l'isolamento e l'irrilevanza in Ue.

Il nuovo gioco pericoloso di Meloni in Ue: guarda all’estrema destra e rischia di nuovo l’isolamento e l’irrilevanza

Giorgia Meloni cambia obiettivi in Europa. E, soprattutto, cambia alleati. La giravolta nei confronti dell’attuale presidente, Ursula von der Leyen, sembra evidente. La partecipazione alla convention di Vox a Madrid è servita alla presidente del Consiglio per stringere nuovi rapporti con Marine Le Pen, nel tentativo di sommare i voti dei Conservatori con quelli dell’ultradestra francese.

Insieme, potrebbero formare un nuovo importante blocco all’Europarlamento, da 135 seggi. Sperando di poter condividere anche le scelte dei commissari espressi dai Paesi conservatori, che dovrebbero essere quattro, come sottolinea la Repubblica. Nella speranza di spostare l’asse politico della Commissione, soprattutto su alcuni temi, dicendo no al Green deal, alla battaglia sui diritti civili e all’immigrazione. Escluso, invece, al momento un gruppo unitario o l’ingresso di Le Pen nell’Ecr di Meloni. 

La nuova strategia di Meloni in Ue: cosa può succedere

Il rischio di questa mossa per Meloni è di isolarsi nuovamente in Ue e diventare irrilevante. La trattativa con Le Pen, infatti, sembra essere un passo indietro sul fronte diplomatico e sui rapporti con chi oggi in Europa decide, da von der Leyen al presidente francese, Emmanuel Macron. 

Il punto è tutto elettorale. La speranza di Meloni è che i Conservatori possano diventare decisivi, con Popolari e Liberali che si rivolgono proprio a lordo per un accordo all’Europarlamento. I sondaggi, però, dicono l’esatto contrario. Come la rilevazione di Politico del 15 maggio, secondo cui il Ppe ha 174 seggi e il Pse 144. Poi ci sono i Liberali a 85, i Conservatori a 84 e Id (Le Pen, Lega e Afd) a 70. 

A quel punto Popolari, Socialisti e Liberali potrebbero governare da soli senza problemi. Ma si aprono due scenari di allargamento: uno a sinistra con i Verdi e uno a destra con gli atlantisti di Ecr. E proprio questa seconda ipotesi viene messa a rischio con Meloni che guarda all’estrema destra e a Le Pen. Con il risultato che si potrebbe andare proprio nella direzione opposta a quella da lei auspicata, con una maggiore centralità dei Verdi e di conseguenza del Green deal. Insomma, il gioco di Meloni rischia di ritorcersi contro la stessa presidente del Consiglio e il suo partito.