Elezioni Presidente della Repubblica, la diretta della votazione dalla Camera: continua la chiama dei Deputati

Elezioni presidente della Repubblica, diretta dal Quirinale per la prima chiamata dei grandi elettori convocati in seduta comune

Elezioni Presidente della Repubblica, la diretta della votazione dalla Camera: continua la chiama dei Deputati

Elezioni Presidente della Repubblica, diretta:

ore 17.20: nota congiunta Pd-Lega.Lungo e cordiale incontro tra Matteo Salvini ed Enrico Letta negli uffici della Lega alla Camera. Con il faccia a faccia si è aperto un dialogo: i due leader stanno lavorando su delle ipotesi e si rivedranno domani. Lo riferiscono note della Lega e del Partito Democratico”.

ore 17.10: E’ in corso alla Camera un incontro tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte.

ore 17.00: incontro Salvini-Letta negli uffici della Lega alla Camera. I due poi dopo una chiacchierata distesa si sono dati appuntamento a domani.

ore 16.50: “Mi è stato negato l’accesso alla Camera. Sicuramente quereleremo chi ci ha detto di no e il presidente della Camera, Roberto Fico. Siamo in presenza di un abuso e di una dittatura”. Lo ha detto la parlamentare del gruppo Misto della Camera Sara Cunial bloccata dagli assistenti parlamentari all’ingresso di Montecitorio perché priva di Green pass. “Questa è una norma contro la sottoscritta – ha aggiunto – abbiamo chiamato i Carabinieri e siamo pronti ad invalidare l’elezione del Presidente della Repubblica”. 

ore 16.40: Finita nell’Aula di Montecitorio la chiama dei senatori per l’elezione del presidente della Repubblica. Inizia la chiamata dei deputati.

ore 16.30: “Secondo me si chiude fra giovedi’ e venerdi’, è la mia ipotesi e anche la mia speranza”. Lo ha detto Matteo Renzi interpellato dai cronisti in Transatlantico.

ore 16.20: “Spero in un accordo entro giovedì. L’Italia non ha superato l’emergenza, per questo Draghi dovrebbe restare a Palazzo Chigi. Casini? E’ certamente una figura che ha le caratteristiche per unire”. Lo afferma il senatore Pd Andrea Marcucci ai microfoni di Radio Radicale.

ore 16.10: “Come vedo bis di Mattarella? Non lo vedo”. Lo ha detto Matteo Renzi interpellato dai cronisti a Montecitorio.

ore 16.03: “Noi di +Europa e Azione abbiamo deciso di votare fin dal primo scrutinio la ministra Marta Cartabia. Non parteciperemo al rito della scheda bianca, che è semplicemente un tatticismo per coprire il fatto che i grandi partiti non hanno ancora trovato un accordo. Dopo tanto blaterare di donne, una donna competente c’è e noi la votiamo convintamente. Da subito”. A dirlo è la senatrice di Piu’ Europa Emma Bonino, entrando a Montecitorio

ore 16.00: Matteo Renzi arriva in ritardo per votare per il Presidente della Repubblica.

ore 15.55: “Berlusconi? Ha coraggio, è la sua dote. Ma la dote che gli manca è la pazienza”. Umberto Bossi risponde così ai cronisti alla Camera

ore 15.35: Hanno votato quattro senatori a vita su sei. Assenti i senatori a vita Giorgio Napolitano e Carlo Rubbia, che non hanno risposto alla ‘chiama’.

ore 15.26: “Molto emozionante essere qui. E’ la mia prima volta”. Cosi’ la senatrice Liliana Segre all’AGI. Come finirà? “Ci vorrebbe la sfera di cristallo…”

ore 15.15: Umberto Bossi è il primo dei grandi elettori chiamato a votare per l’elezione del presidente della Repubblica.

La diretta video della votazione

La prima chiamata in questo lunedì 24 gennaio è iniziata a Montecitorio a partire dalle ore 15. Alla Camera i 1.009 grandi elettori saranno suddivisi per gruppi, con un massimo di 200 parlamentari ammessi contemporaneamente in Aula.

Dunque, ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica saranno i 1.009 grandi elettori315 senatori, a cui si aggiungono i 6 senatori a vita630 deputati e 58 delegati regionali, 3 per ogni Regione, ad eccezione della Valle d’Aosta che ne ha 1.

Per eleggere il nuovo Capo dello Stato sarà necessario raggiungere nei primi tre scrutini il quorum dei due terzi dei componenti dell’Assemblea, vale a dire 673 voti. Dal quarto scrutinio in poi, basterà raggiungere la maggioranza assoluta dei votanti, quindi 505 su 1.009.

Elezione presidente della Repubblica: i candidati

Non c’è ancora un nome che possa mettere d’accordo tutti, quindi difficilmente il prossimo Presidente della Repubblica sarà eletto nel corso delle prime tre tornate. Secondo i primi sondaggi si potrà avere il successore di Mattarella probabilmente a partire dalla quarta chiamata, quando invece basterà la maggioranza assoluta con l’asticella che è quella dei 505 grandi elettori.

Ecco i nomi individuati dai partiti e che sono usciti alla vigilia dell’elezioni del presidente della Repubblica:

  • Elisabetta Belloni non fa parte di un partito politico specifico. Ha avuto ruoli istituzionali con governi sia di destra sia di sinistra. Viene considerato come un profilo politico “indipendente”. La sua carriera politica, istituzionale e diplomatica è sempre stata neutrale.
  • Pier Ferdinando Casini, laureato in giurisprudenza alla fine degli anni 70, è in politica da 40 anni. Inizia la sua attività politica nella Democrazia Cristiana, per poi appoggiare prima Berlusconi e poi il governo Monti. Casini è il cofondatore del Centro cristiano democratico e oggi siede nel Gruppo Autonomie.
  • Andrea Riccardi è un uomo che ha una lunga militanza laica nella Chiesa. Fondatore della comunità di Sant’Egidio, è un accademico con diverse onorificenze. Esperienza in campo umanitario, dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013 è stato ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione con deleghe alla famiglia ed alle pari opportunità con il governo Monti.
  • Carlo Nordio, l’ex magistrato candidato al Quirinale, è l’ultimo nome proposto da Giorgia Meloni. Carlo Nordio Trevigiano, classe 1947,  entra in magistratura nel 1977 ed è stato titolare di alcune indagini ed inchieste storiche. Nel panorama istituzionale è stato Consulente della Commissione Parlamentare per il terrorismo e le stragi, Presidente della Commissione per la riforma del codice penale e Coordinatore della Commissione di studio di Palazzo Chigi e del Ministero per gli affari regionali sullo status degli amministratori locali.