Elton John conquista Caracalla. Dopo i Rolling Stones al Circo Massimo, ecco la popstar. Le location della città eterna ormai consegnate al rock

Metti Elton John tra Puccini e Roberto Bolle. Al Teatro dell’Opera è riuscito il gioco di prestigio. A poco più di un anno dal concerto-evento dei Rolling Stones al Circo Massimo, costato oltre 4 milioni di euro, arriva nella Capitale un’altra grandissima popstar. Il baronetto si esibirà dal vivo il 12 luglio presso le antiche terme di Caracalla. Una svolta nel programma dell’estate romana del teatro dell’Opera. Un appuntamento che conquisterà un pubblico in parte diverso da quello dell’opera lirica, ma è proprio questa l’idea guida della nuova stagione di Caracalla: unire spettacoli popolari ma sempre di eccellenza culturale. Il sindaco Ignazio Marino e il sovrintendente del Teatro dell’Opera Carlo Fuortes hanno messo a segno il colpaccio. Elton John, nella sua quarantennale carriera, ha vinto numerosi Grammy Award, è stato costantemente presente nelle hits inglesi e americane, ha conquistato 25 dischi di platino e 35 d’oro. Si calcola che, ad oggi, abbia venduto oltre 400 milioni di dischi. I biglietti per il concerto di Elton John del 12 luglio alle Terme di Caracalla saranno in vendita da oggi con prezzi che variano da 70 a 250 euro. Per il concerto dei Rolling Stones furono venduti circa 70 mila biglietti, per un incasso di oltre 6,5 milioni di euro (che il biglietto più economico è stato messo in vendita a 89,70 euro).

LE POLEMICHE
Vista la capienza ridotta di Caracalla, il concerto di Elton John non dovrebbe scatenare un putiferio, come accadde per i Rolling Stones. Che pagarono solo 8000 euro (7934 per l’esattezza) di affitto per una location storica come il Circo Massimo. Tariffa che dopo il concerto la giunta Marino ha portato a 200mila euro. Ma che prima dell’aggiornamento ha scatenato pure la Corte dei Conti che sull’argomento aprì un’indagine. Anche considerando il fatto che la band spese 14mila euro a notte per la suite del St Regis. Anche con Elton John dovrebbero essere gli organizzatori a far fronte a tutte le spese dovute ai servizi ero