Emilia e Calabria ora hanno bisogno di risposte. Conte: “Salvini è il grande sconfitto. Risultati confermano parabola calante della Lega. Indegno andare a citofonare”

“Voglio complimentarmi con Bonaccini e fare anche gli auguri di buon lavoro a Santelli. Queste comunità hanno bisogno di risposte”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte commentando con i giornalisti l’esito del voto in Emilia-Romagna e Calabria. “Non ho cambiato idea – ha detto ancora il presidente del Consiglio -, avevo detto che questi sono appuntamenti elettorali regionali anche se possiamo dare dei significati politici. C’è stato chi ha inteso fare di questo appuntamento un referendum pro o contro il governo, mi riferisco in particolare a Salvini, che ritengo esca come il grande sconfitto di questa competizione”.

“Avevo visto una parabola calante della Lega – ha aggiunto il premier – e i risultati lo confermano. Mi permetto di aggiungere che il tentativo di andare in giro a citofonare, forse qualcuno voleva venire pure qui a Palazzo Chigi, è bene che queste modalità non abbiamo seguito, perché trovo indegno andare in giro con il clamore dei media additando singoli cittadini, a torto o a ragione, di comportamenti delittuosi. Non lo possiamo accettare in una società civile, tanto meno da chi ha fatto il ministro dell’Interno e ancora oggi ha una grande responsabilità come leader dell’opposizione”.

“Il M5S non ha conseguito risultati brillanti – ha detto ancora Conte -, ma bisogna considerare tre aspetti. Di Maio si è dimesso; il Movimento si è strutturato sul territorio non come un patito; terzo proprio in Emilia Romagna c’è stata fino all’ultimo incertezza se presentarsi, quindi si è arrivati in una fase di transizione. Non dobbiamo essere ingenerosi quando valutiamo la prestazione. Il M5S arriverà agli Stati generali che saranno utili per rilanciare entusiasmo ed energia per il Movimento. Quindi avrò gli amici pronti a dare un contributo alle riforme che i cittadini attendono”.

“La prospettiva di governo – ha affermato ancora il presidente del Consiglio – ho sempre detto che è di ampio respiro, dobbiamo lavorare per contrastare questa destra. Lo possiamo chiamare come volete, ma sicuramente un ampio fronte dove possano trovare posto tute le forze che vogliono condurre una politica alternativa delle destre e mi auguro che questo progetto possa definirsi sempre più nel tempo. Non vedo l’ora di confrontarmi con le forze e rilanciare l’azione per definire l’agenda al 2023. Non dobbiamo più indulgere su smarcamenti e non possiamo più permetterci di piantare bandierine; la gente ci chiede buone azioni politiche”.

“Non vedo l’ora di confrontarmi con le forze e rilanciare l’azione per definire l’agenda al 2023. Non dobbiamo più indulgere su smarcamenti e non possiamo più permetterci di piantare bandierine; la gente ci chiede buone azioni politiche”, ha aggiunto Conte. “Domani il ministro Bonafede – ha annunciato il premier – illustrerà le linee programmatiche sulla giustizia. Sulla riforma del processo penale stiamo lavorando per una soluzione non tanto di mediazione politica che i cittadini non ci chiedono, ma per una giustizia efficiente. All’interno ci sarà anche la prescrizione, troveremo un’intesa”.