Emilia-Romagna in ginocchio e il governo latita

Emilia-Romagna è continuamente martoriata e colpita dal maltempo dall'inizio del mese di maggio. Il governo si affida solo a parole.

Emilia-Romagna in ginocchio e il governo latita

Emilia-Romagna, il maltempo continua a fare danni ma soprattutto vittime in alcune zone della regione che ormai dall’inizio del mese sono quotidianamente colpite da precipitazioni eccezionali e fiumi in piena allegano strade e abitazioni. Il governo sembra essere distante, anche fisicamente e capace solo di fare promesse.

Emilia-Romagna in ginocchio e il governo latita: la Meloni promette aiuti mentre è in volo verso il Giappone

L’Emilia Romagna è ancora in ginocchio a causa del maltempo. Sono decine i fiumi che hanno tracimato o che rotto gli argini, molte zone sono allagate, migliaia le persone evacuate. L’allerta meteo va avanti quasi ogni 24 ore dall’inizio del mese di maggio e i rappresentanti del governo affidano le loro promesse a tweet o messaggi in videoconferenze.

“Una nuova ondata di forte maltempo ha colpito oggi molte zone, in particolare l’Emilia-Romagna dove il fiume Savio è esondato a Cesena e alcuni territori al nord delle Marche. Desidero esprimere la mia totale vicinanza alle popolazioni colpite. Il Governo segue con attenzione l’evolversi degli eventi ed è pronto ad intervenire per gli aiuti necessari”, ha scritto su Twitter la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Mentre scriveva sui social, la premier era in volo verso il G7 in Giappone. “Il governo c’è, al fianco delle popolazioni colpite e delle istituzioni sul territorio”: così la Meloni  è intervenuta in videoconferenza a un punto del Comitato operativo della Protezione Civile dall’Alaska, dove ha fatto scalo.

Musumeci lancia l’allarme ma sul campo è corsa contro il tempo per evitare altre vittime

Il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci si trova in Emilia ed ha avuto prima un confronto in videoconferenza il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. “Sono 24 i Comuni allagati, tutti i fiumi dell’Emilia-Romagna hanno purtroppo registrato la tracimazione e quindi hanno sfiancato la arginatura, determinando l’esondazione. La media dell’acqua piovana è di 200 millimetri in 36 ore ma in alcune zone ha raggiunto i 500 millimetri. Se si tiene conto che in un anno la piovosità in quella regione è di 1.000 millimetri, vi renderete conto della potenza che le precipitazioni hanno assunto nelle ultime 36 ore”, ha dichiarato Musumeci.

“Sono 50mila gli utenti rimasti senza energia elettrica: 270 unità dell’Enel sono al lavoro per ripristinare il servizio che rimane legato alle condizioni atmosferiche, perché nelle cabine non si interviene se c’è presenza di acqua, come purtroppo continua a esserci. Sono invece 100mila utenti mobili privi di servizio e 10mila utenti fissi. In Emilia-Romagna il traffico ferroviario regionale è tutto bloccato, continua invece a funzionare il traffico sulle tratte nazionali e quello sull’alta velocità”, ha aggiunto il ministro.

Intanto, il numero delle vittime sale ed è corsa contro il tempo per evitare una tragedia più grande. Solo nella provincia di Forlì sono otto le vittime. Tre delle sei vittime sono nella sola città di Forlì: oltre all’anziano morto in via Firenze vicino agli argini del Montone, i carabinieri hanno recuperato in mattinata due corpi, un uomo e una donna, in un’abitazione.  “Il nostro pensiero va alle 8 vittime e ad alcuni dispersi. A loro e alle loro famiglie va tutto il cordoglio della Regione“, ha detto Bonaccini.