Enrico Valentini è il sindaco di Gualdo Cattaneo, piccolo comune di cinquemila abitanti vicino a Perugia. Nei giorni scorsi Valentini ha detto no alla cittadinanza onoraria per la senatrice a vita Liliana Segre. Con una motivazione chiara: “Non può essere cittadina onoraria di Gualdo Cattaneo perché non ha legami storici con il territorio, non rappresenta il nostro Comune, non ha vissuto qui”. Tutto chiaro, no?
Enrico Valentini: il sindaco che nega la cittadinanza a Liliana Segre ma voleva dare ospitare Jennifer Lopez
Non molto. Perché, come ha denunciato Tommaso Bori, consigliere regionale del PD, Enrico Valentini un anno fa aveva invece invitato nel suo comune la cantante Jennifer Lopez con una lettera aperta pubblicata su Facebook. Nella quale magnificava le Lumache alla Pomontina del luogo:
Buonasera Jennifer Lopez.
Sono Enrico Valentini Primo cittadino del Comune di Gualdo Cattaneo in provincia di Perugia. Per ovvie ragioni legate alla distanza , ‘scelte lavorative e di vita differenti’ non ci conosciamo direttamente anche se ,da qualche parte,credo di averti visto nonostante fatichi a ricordare il dove. Leggo che vuoi venire in Italia a vivere……Veramente?! E quale posto migliore del Comune di Gualdo Cattaneo? Non è un caso che nel 2019 il nostro comune avesse il 30% degli ultra centenari Umbri.Sai perché? Perché noi mangiamo le Lumache alla Pomontina, perché ovunque vai vedi oliveti unici che producono un olio unico e fenomenale, perché il Cicotto esiste solo a Grutti, perché la porchetta de ‘Guallo’ è la migliore d’Italia, perché siamo uno dei pochi comuni che ha il tartufo bianco e nero nello stesso comune, perché tutti i funghi che si trovano a Gualdo cattaneo in un solo giorno un Americano non li mangerà nemmeno durante tutta la sua vita, perché il Presepe di Marcellano ,i nostri Castelli pieni di storia,il nostro Caro Beato Ugolino e la frittella di Pozzo non li troverai in nessuna sponda del Mississippi.
Ora, sicuramente ci sarà una spiegazione logica. Sicuramente Jennifer Lopez ha legami con il territorio perugino ben superiori a quelli di Liliana Segre. Ma nell’attesa che lui li spieghi, è difficile non concordare con quanto scritto da Bori: “È stata persa un’occasione di prendere ufficialmente le distanze da quello che è stato il periodo più nero della nostra Storia, conferendo un riconoscimento ad una donna che è sopravvissuta alla Shoah e che porta addosso i segni di quella terribile persecuzione, testimone e interprete di valori conquistati con il sangue e che – conclude – restano intoccabili, come la democrazia e la lotta ad ogni forma discriminazione e razzismo”.
Foto copertina da Foligno Oggi