“Era quello più appuntito”: è la frase che inchioderebbe Pellecchia, uno dei tre ultras di Rieti fermati per l’uccisione dell’autista del bus

A inchiodare il 20enne Pellecchia le frasi captate dalle telecamere della questura di Rieti, subito dopo l'assalto al bus.

“Era quello più appuntito”: è la frase che inchioderebbe Pellecchia, uno dei tre ultras di Rieti fermati per l’uccisione dell’autista del bus

Sarebbe stato Kevin Pellecchia, 20enne tifoso della Real Sebastiani Rieti Basket, a lanciare il sasso che domenica scorsa ha colpito a morte il 65enne Raffaele Marianella, autista in seconda del pullman dei tifosi del Pistoia Basket. A incastralo sarebbe un’intercettazione ambientale registrata subito dopo il fermo del giovane dalle telecamere della Questura di Rieti.

Le frasi che inchiodano Pellecchia

“Era quello più appuntito” la frase che nella captazione ambientale inchioderebbe Pellecchia. “Potrei essere stato anche io, non lo so, perché io in quella dinamica ho tirato avendolo davanti (il pullman)”, un altro passaggio attribuito al 20enne. Frasi che però non coinciderebbero con quanto messo a verbale dallo stesso tifoso, il quale aveva negato di aver lanciato sassi contro il pullman dei tifosi toscani.

I tre fermati davanti al Gip fanno scena muta

Pellecchia ieri pomeriggio è stato portato in tribunale insieme ad altri due ultras del club reatino, il 31enne Manuel Fortuna e il 53enne Alessandro Barberini, per l’udienza di convalida del fermo. I tre – accusati di omicidio volontario aggravato – sono comparsi davanti al Giudice per le indagini preliminari, Giorgia Bova, e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Intanto la Polizia ha fermato altri otto ultrà, coinvolti nelle indagini dai racconti di alcuni testimoni sentiti dalla Mobile e dalla Digos domenica notte. Gli otto, secondo quanto riferiscono fonti giudiziarie, erano tutti presenti nel luogo dell’agguato e per questo sono stati sottoposti al test del Dna dalla Polizia scientifica.