L’Europa non si ferma. Sanzioni a raffica anche alla Bielorussia. Putin sta studiando una risposta alle misure prese dall’Occidente

L’Europa inasprisce le sanzioni nei confronti della Russia e della Bielorussia. Ma non tocca ancora il settore dell’energia.

L’Europa non si ferma. Sanzioni a raffica anche alla Bielorussia. Putin sta studiando una risposta alle misure prese  dall’Occidente

L’Europa inasprisce le sanzioni nei confronti della Russia e della Bielorussia. Ma non tocca ancora il settore dell’energia. Le misure adottate dal Consiglio Ue prevedono di limitare la fornitura di servizi specializzati di messaggistica finanziaria (Swift) a tre banche bielorusse. Si tratta di Belagroprombank, Bank Dabrabyt, e della Development Bank, così come delle loro filiali.

Bruxelles inasprisce le sanzioni nei confronti della Russia e della Bielorussia

Saranno proibite le transazioni con la Banca Centrale di Bielorussia relative alla gestione di riserve o attività, e la fornitura di finanziamenti pubblici per il commercio con e gli investimenti in Bielorussia. E saranno vietate la quotazione e la fornitura di servizi in relazione alle azioni degli enti statali bielorussi nelle sedi di negoziazione dell’Ue a partire dal 12 aprile 2022.

Vengono poi limitati significativamente gli afflussi finanziari dalla Bielorussia verso l’Ue, vietando l’accettazione di depositi superiori a 100.000 euro da cittadini o residenti bielorussi, la tenuta di conti di clienti bielorussi presso i depositari centrali di titoli dell’Ue, nonché la vendita di titoli denominati in euro a clienti bielorussi. Infine viene vietata la fornitura di banconote denominate in euro alla Bielorussia.

Il Consiglio ha introdotto poi ulteriori misure restrittive per quanto riguarda l’esportazione di beni per la navigazione marittima e la tecnologia delle radiocomunicazioni in Russia. In virtù di questa decisione sarà vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie per la navigazione marittima a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo in Russia, per l’uso in Russia o per l’installazione a bordo di una nave che batte bandiera russa. Viene aggiunto il Russian Maritime Register of Shipping alla lista di imprese di stato soggette a limitazioni di finanziamento.

Il Consiglio ha anche ampliato l’elenco delle persone giuridiche, delle entità e degli organismi soggetti ai divieti relativi ai servizi d’investimento, ai valori mobiliari, agli strumenti del mercato monetario e ai prestiti. Il Consiglio ha chiarito la nozione di “valori mobiliari” in modo da “includere chiaramente le criptovalute e garantire così la corretta attuazione delle restrizioni settoriali in vigore”.

Le sanzioni Ue si applicano attualmente a un totale di 862 persone e 53 entità

Nel dettaglio, come ha reso noto la Commissione europea, guidata da Ursula von Der Leyen, altri 160 nomi sono stati aggiunti alla black list che prevede sanzioni contro chi si è reso responsabile o ha contribuito all’attacco contro l’Ucraina. Le persone sulla lista nera sono quindi 14 oligarchi e imprenditori di spicco coinvolti in settori economici chiave, oltre ai loro familiari. Ci sono poi 146 membri del Consiglio della Federazione russa, che hanno ratificato le decisioni governative russe sui trattati con le repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Nel complesso, le misure restrittive dell’Ue si applicano attualmente a un totale di 862 persone e 53 entità.

Il Cremlino intanto prende posizione contro l’embargo deciso dagli Usa sulle importazioni di petrolio e gas. “Gli Stati Uniti hanno dichiarato guerra economica alla Russia”, ha detto il portavoce del Cremlinp, Dmitry Peskov. La Russia – ha spiegato poi il direttore del dipartimento per la Cooperazione economica del ministero degli Esteri, Dmitry Birichevsky – sta lavorando a una risposta “rapida” e “ponderata” alle sanzioni imposte dall’Occidente, che sarà avvertita nelle aree più “sensibili per coloro a cui si rivolge”.

Il presidente, Vladimir Putin, terrà oggi una riunione per discutere sulle misure da adottare per ridurre al minimo l’effetto delle sanzioni. Contro quelle americane prende ancora una volta posizione Pechino. La Cina “si oppone con forza alle sanzioni unilaterali che non hanno fondamento nel diritto internazionale”, dichiara il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian.

Lo stop al petrolio e al gas russi (leggi l’articolo) “provocherà solo serie difficoltà all’economia e alle persone e aggraverà divisioni e confronto”, ha aggiunto Zhao. Mentre il segretario al Commercio Usa, Gina Raimondo, ha avvertito che le società cinesi che aiutano la Russia potrebbero subire pesanti ripercussioni da parte degli Usa che prenderebbero azioni “devastanti”.