Falcinelli, dagli Usa arriva una prima ammissione di colpa sull’arresto shock del giovane italiano. Il governo Biden annuncia un’indagine interna sulle violenze subite dal ragazzo a Miami per mano degli agenti

Falcinelli, dagli Usa arriva una prima ammissione di colpa sull'arresto shock. Biden annuncia un'indagine sulle violenze subite dal ragazzo

Falcinelli, dagli Usa arriva una prima ammissione di colpa sull’arresto shock del giovane italiano. Il governo Biden annuncia un’indagine interna sulle violenze subite dal ragazzo a Miami per mano degli agenti

Dopo le immagini e i video dell’arresto shock di Matteo Falcinelli a Miami, dagli Stati Uniti di Joe Biden arriva una prima – seppur tardiva – ammissione di colpa. “Riconosciamo le preoccupazioni sollevate dal governo italiano e dalla famiglia Falcinelli sulle circostanze dell’arresto di Matteo Falcinelli a Miami, Ci risulta che la polizia di Miami abbia aperto un’indagine interna su questo caso. Il governo americano continuerà a monitorare questi sviluppi”, è quanto ha dichiarato un portavoce del Dipartimento di Stato americano all’Ansa.

Arresto di Falcinelli, prima ammissione di colpa degli Usa

Queste poche frasi rappresentano la prima reazione ufficiale del governo degli Stati Uniti intesa a placare le furiose polemiche sul caso del giovane che, proprio per l’intervento degli agenti, ha subito diverse ferite. Lo stesso Dipartimento di Stato americano, ha aggiunto il portavoce, “lavora diligentemente per garantire che le forze dell’ordine statunitensi rispettino i loro obblighi legali in materia di notifica e accesso consolare quando cittadini stranieri sono detenuti negli Stati Uniti, in conformità con la legge nazionale applicabile e in conformità con gli obblighi internazionali”.

Quello che stona è che di fronte alle polemiche contro gli agenti a stelle e strisce, lo stesso portavoce – sempre all’Ansa – è sembrato lanciarsi all’attacco affermando che così come “gli Usa tutelano i cittadini stranieri”, nello stesso modo Washington “si aspetta che anche i governi stranieri trattino i cittadini statunitensi all’estero in conformità con il diritto internazionale”.