Forte dei Marmi, i vip evadono l’Ici e si offendono anche

di Fabio Bianchi

Forte dei Marmi nuovo centro dell’evasione vip. Ricchi e famosi, con la villa nella località più gettonata della Versilia, che cercano poi di risparmiare beffando il Comune, dichiarando falsamente che la casa per le vacanze è quella dove risiedono. Sono questi i sospetti che, come riportato dal Corriere della Sera, hanno spinto il Comune toscano a emettere circa cinquecento avvisi di accertamento relativi all’Ici per il 2008.

Il dubbio
Gli uffici comunali hanno ipotizzato che tutte quelle dichiarazioni di case e ville come prime abitazioni, fatte dai vip che trascorrono le vacanze estive al Forte, non siano altro che un modo per evadere i tributi. Per l’ente, infatti, le residenze reali dei contribuenti a cui è stato spedito l’accertamento sarebbero altre. Un’iniziativa che ha sollevato un vespaio di polemiche.

Sospetti sull’onorevole
Nel mirino dell’attività antievasione del Comune toscano è finito anche l’onorevole Maurizio Bianconi, di Forza Italia. Il politico si è sposato a Forte dei Marmi e lì la moglie ha una casa, dove mantiene la residenza. L’onorevole e altri frequentatori della località balneare, additati come possibili evasori, stanno così pensando a dire addio alla Versilia. I contribuenti rivendicano il diritto di essere liberi di decidere se moglie e marito possono avere residenze diverse, magari di decidere che gli stessi figli possono avere diversa residenza rispetto ai genitori, battendo così su quella che sarebbe solo una diversa interprerazione della legge. E per i vip l’interpretazione corretta non è ovviamente quella del Comune, che ha inviato loro gli avvisi di accertamento.

Il sindaco si difende
Davanti alle proteste dei presunti evasori, il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, del Partito democratico, si è difeso. Il primo cittadino vorrebbe evitare che la sua città venisse abbandonata da quei frequentatori che le danno lustro, dall’onorevole Bianconi e da tanti altri. “Le norme – ha sostenuto il sindaco – le decide il Parlamento e non il nostro ufficio tributi. Abbiamo ricevuto molte proteste e i nostri uffici sono aperti per eventuali chiarimenti”. Anche Umberto Buratti ha così insistito sull’interpretazione della legge, in senso opposto a quella fornita dai vip, specificando che il caso si è creato nel 2008, quando il governo presieduto da Silvio Berlusconi decise di eliminare l’Ici sulla prima casa. “Le nuove norme – ha affermato il primo cittadino – non erano chiare, tanto da indurre la Cassazione a dare una propria interpretazione. La Suprema Corte ha stabilito che l’abitazione principale è ritenuta tale solo se nella stessa dimorano abitualmente il contribuente e tutti i suoi familiari”. Quando poi una coppia decide di avere residenze diverse la situazione si complica. “Un dilemma da risolvere – ammette il sindaco – e gli uffici comunali, in attesa di maggiori certezze si sono dovuti muovere anche per evitare eventuali accuse di danno erariale, aperti però a chiarimenti”. Insomma da una parte la Corte dei Conti, che potrebbe mettere le mani in tasca ai pubblici amministratori, e dall’altra i vip pronti a fare fagotto dinanzi alle richieste di denaro. L’estate è lontana, ma l’atmosfera al Forte è calda. Del resto non è la prima volta che attorno a quale norma si crea il caos, non fosse altro che molte leggi sono affatto chiare. La partita è appena iniziata e c’è da giurare che a dover decidere su quegli accertamenti quanto prima dovrà essere la commissione tributaria provinciale. Tanto a livello centrale quanto locale, tanto tra vip quanto tra nip, resta comunque il dato che come si pronuncia la parola Ici la pace finisce.