Giorgetti assicura: “Non rinunceremo ai fondi del Pnrr”

Il Movimento 5 stelle non si fida del Governo e torna all'attacca: "Perdere il Pnrr sarebbe uno schiaffo al Paese".

Giorgetti assicura: “Non rinunceremo ai fondi del Pnrr”

“Non voglio rinunciare proprio a niente se i fondi del Pnrr sono convenienti”. È quanto ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sottolineando che il Governo intende “valutare quali siano gli investimenti più produttivi in termini di capacità di crescita per il Paese e se qualche progetto non è più attuale è nostro dovere rivederlo”.

Il Movimento 5 stelle non si fida del Governo e torna all’attacca: “Perdere il Pnrr sarebbe uno schiaffo al Paese”

Un eventuale fallimento dell’Italia, ha aggiunto l’Esponente dell’Esecutivo, sarebbe “un colpo d’immagine” sottolineando che “anche la commissione europea ha interesse che l’Italia investa e si muova bene”. “Usciamo dal dibattito politico in questo scontro tra burocrazia italiano ed europea”. “I fondi ci sono – ha aggiunto Giorgetti – rimangono e rimangono i soggetti he sono la maggioranza”. “Come accaduto in passato – ha detto ancora il ministro dell’Economia – sono stati esclusi due finanziamenti legati agli stadi e con le risorse risparmiate possiamo metterli nella transizione energetica”.

“Daremo battaglia in aula su questo provvedimento, i controlli concomitanti della Corte dei Conti servono e devono rimanere” ha detto, invece, la deputata del M5S, Chiara Appendino, sempre a proposito del Pnrr. “La Svimez – ha aggiunto l’esponente M5S – ci dice che 1 donna su 3 al Sud in quanto mamma non può lavorare perché non ci sono i servizi. Nel Pnrr ci sono miliardi per creare 260.000 posti negli asili nido e il Governo non li spende. Ci sono soldi per contrastare il dissesto idrogeologico e il Governo non li spende. È assurdo. Questo Governo ha speso 1 miliardo su 33 previsti dal Pnrr per il 2023, è in un ritardo pazzesco e anziché velocizzare le procedure per mettere a terra queste risorse sposta l’attenzione sui controlli concomitanti della Corte dei Conti cercando un nuovo capro espiatorio. È folle, dal Pnrr dipende il futuro del nostro Paese”.

Castellone (M5S): “Non attuare il Piano va contro gli italiani”

“Il Pnrr prevede 4,6 miliardi per creare 230mila posti in più negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia; 7 miliardi per ospedali di comunità e telemedicina; 1 miliardo per aumentare di 60mila nuovi posti l’offerta di alloggi universitari; 9 miliardi per la valorizzazione del territorio dei Comuni e il contrasto al dissesto idrogeologico. Tentennare di fronte a questa prospettiva di crescita sostenibile e sviluppo non è uno schiaffo a Giuseppe Conte o al M5S, è uno schiaffo agli italiani” ha detto, invece, dice la vicepresidente del Senato del Movimento 5 Stelle, Mariolina Castellone.

Onori: “Continua il viaggio nell’assurdo iniziato con questo Governo”

“Rimane la forte delusione – ha detto, invece, la capogruppo del Movimento 5 Stelle nella Commissione Esteri di Montecitorio, Federica Onori -, per un decreto che, oltre a non affrontare in modo strutturale i tanti problemi che affliggono la nostra Pa, abolisce il controllo della Corte dei Conti sul Pnrr e questa per noi è una cosa gravissima. Ancora una volta questo Governo mostra una scarsa sensibilità per quanto concerne la prevenzione di dinamiche in prospettiva nocive per la tutela della legalità e, al contempo, invia un messaggio pericoloso nonché falso: sarebbero i controlli ad impedire una tempestiva realizzazione di quanto riguarda il Pnrr. Pura deformazione della realtà. Purtroppo continua il viaggio nell’assurdo iniziato con questo Governo”.

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